Sette organizzazioni attive sull’isola di Samos informano gli eurodeputati, in vista della riunione della commissione LIBE del 10 ottobre

Frontex non utilizza il suo meccanismo interno di monitoraggio e segnalazione per indagare su potenziali violazioni dei diritti fondamentali o degli obblighi di protezione internazionale: è quanto sostengono 7 organizzazioni della società civile che operano a Samos, in Grecia.

I risultati del loro lavoro sono stati presentati ai rappresentanti europei martedì 4 ottobre, in vista della riunione della commissione LIBE del 10 ottobre. Le organizzazioni chiedono all’agenzia europea di attivare l’articolo 46 del proprio regolamento e di cessare le operazioni a Samos.

A luglio, attraverso una richiesta di Accesso Civico Generalizzato (FOI), il gruppo ha ottenuto tutti i rapporti sugli incidenti gravi (SIR) compilati da Frontex dal 2016 nell’area operativa di Samos. Come stabilito dal regolamento di Frontex, i SIR sono un meccanismo per segnalare, monitorare e perseguire la responsabilità per potenziali violazioni dei diritti umani o per condotta illecita. Le prove dimostrano che l’ultimo evento rientrante in questa categoria è stato registrato nell’ottobre 2019: per questo motivo le organizzazioni stanno contestando l’interpretazione di Frontex rispetto a ciò che costituisce un “incidente grave”.

Cecilia Sanfelici, coordinatrice di Advocacy per l’Egeo di Europe Must Act, ha dichiarato: “Secondo la direttrice esecutiva di Frontex, la presenza dell’Agenzia in Grecia favorisce un migliore rispetto dei diritti fondamentali. Tuttavia, le informazioni fornite dalla stessa Agenzia mostrano che i funzionari di Frontex non hanno inviato segnalazioni interne riguardanti le violazioni dei diritti fondamentali o della protezione internazionale dalla fine del 2019, 1.081 giorni fa. Eppure, noi abbiamo identificato almeno 34 incidenti, tra cui violenti respingimenti e incendi nella struttura di accoglienza, che chiaramente rientrano in questa categoria.”.

Il rifiuto di Frontex di riconoscere e denunciare le violazioni dei diritti fondamentali è ulteriormente dimostrato dal fatto che nessun SIR registrato dal 2016 fa riferimento ad alcun respingimento. Questa circostanza è in netto contrasto con le numerose prove delle violazioni del diritto internazionale da parte di Frontex e delle autorità greche, che respingono i richiedenti asilo verso la Turchia.

Le organizzazioni firmatarie chiedono che il Gruppo di lavoro sul controllo di Frontex (FSWG) della Commissione LIBE indaghi su un elenco di eventi che potrebbero essere considerati SIR, secondo la definizione dell’agenzia stessa e che venga presentata una richiesta ufficiale per far scattare l’articolo 46.

Le organizzazioni chiedono inoltre di sospendere il rilascio del bilancio annuale fino a quando non ci sarà una revisione completa e indipendente dei fatti, nonché la partecipazione del direttore esecutivo ad interim a una sessione di interrogazioni parlamentari sui problemi di governance e di rendicontazione dell’Agenzia.

Come spiegato da I HAVE RIGHTS, “l’articolo 46 è chiaro. Quando, in un’area operativa di Frontex come Samos, si verificano violazioni dei diritti fondamentali di natura grave e che potrebbero persistere, il direttore esecutivo è obbligato a revocare il finanziamento o a sospendere o interrompere qualsiasi attività dell’Agenzia in quell’area. Per anni, questa condizione è stata chiaramente soddisfatta a Samos, eppure Frontex è rimasta. È ora che Frontex obbedisca alla legge e al suo regolamento istitutivo e faccia scattare l’articolo 46”.

Il briefing è stato presentato da Europe Must Act, Human Rights Legal Project, I HAVE RIGHTS, Just Action, Samos Advocacy Collective, Samos Volunteers e Still I Rise.

Questo documento fa seguito alla lettera inviata il 18 luglio 2022 in cui si chiedeva ad Aija Kalnaja, direttrice esecutiva ad interim di Frontex, di far scattare l’articolo 46 del regolamento europeo sulla guardia di frontiera e costiera (UE) 2019/1896 e di prendere provvedimenti per porre fine alle operazioni di Frontex a Samos e in tutta la Grecia.

Leggi qui la lettera inviata il 18 luglio 2022 per chiedere al direttore esecutivo di Frontex di attivare l’articolo 46.