Alla vigilia della maratona per la libertà di Julian Assange, che inizierà il 15 ottobre alle 9 CET, ecco alcune riflessioni nate dall’esperienza degli ultimi mesi: l’idea “folle” di una “catena umana” virtuale lanciata alla fine di luglio ha preso piede con una rapidità che ha superato ogni aspettativa, iniziando in Italia, dove le città coinvolte sono moltissime e propagandosi rapidamente in molti altri Paesi. In pochissimo tempo la proposta della 24 ore per Assange ha unito attivisti, artisti, giornalisti, personaggi dello spettacolo e molti altri in un contagio in continuo aumento, un risveglio delle menti, dei cuori e delle azioni che certo non si concluderà con questa prima iniziativa. E tutto fatto da volontari generosi e creativi, senza finanziamenti e spese astronomiche, ma spesso con l’appoggio di amministrazioni comunali che hanno concesso spazi all’aperto e al chiuso e, nel caso di Pinerolo, anche la cittadinanza onoraria ad Assange.

Come già detto, il programma è ricchissimo e si può guardare nella sua interezza qui. Consultandolo balza all’occhio l’alternarsi di attivisti di base che in molti luoghi mettono in scena la condizione umana – o meglio disumana – in cui Julian Assange è costretto a vivere da più di tre anni disegnando per terra uno spazio di due metri per tre (la sua cella) con personaggi conosciuti come Stella Assange  e Noam Chomsky, che si potranno ascoltare nella diretta rispettivamente alle 14,16 e alle 20. Assisteremo alla marcia degli studenti dell’Università di Taipei, a Taiwan (alle 11,30), conosceremo gli attivisti inglesi che ogni sabato si trovano davanti alla prigione di Belmarsh dove Assange è detenuto (alle 13,52) e quelli australiani che manifestano davanti all’ufficio del primo ministro (alle 15,30) e vedremo come le diverse lotte pacifiste e ambientaliste si uniscono al tema della libertà di informazione simboleggiato da Assange (Torino alle 11, Movimento No Triv alle 17,20 e No Tav alle 17,45). Ascolteremo giornalisti coraggiosi, che non si piegano al ricatto e alle minacce (“prova a rivelare i nostri segreti e guarda cosa ti può succedere”), come quelli riuniti nella redazione del Fatto Quotidiano (alle 16) e di Left (alle 19). E ci sarà spazio anche per canzoni, lettura di poesie, performance artistiche, spezzoni di documentari e video di ogni tipo.

Gli esempi citati, così come gli altri eventi che per ragioni di spazio non si possono menzionare qui nei particolari, (ma che, ripetiamo, si trovano nel programma completo a questo link) fanno tutti parte di un’onda che ha investito piccoli centri e grandi metropoli. E quest’onda continuerà a crescere, nella consapevolezza che solo la solidarietà internazionale potrà salvare Julian Assange.

La diretta del 15 ottobre si potrà seguire a partire dalle ore 9 CET sulle piattaforme: Pressenza ItaliaTerra Nuova Edizioni su YouTube e Ottolina TV su Twitch.

Informazioni in continuo aggiornamento su:

https://www.24hassange.org/it/

https://www.facebook.com/julianassangelibero/