“Tutto ebbe inizio il 1° novembre 2020, quando il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, venne a Castegnato (Brescia) visitando il luogo dove era stata rubata la croce messa nel cimitero a ricordo delle vittime del Covid.” Così inizia il suo racconto Francesco Foletti (presidente dell’associazione “Nagasaki-Brescia Kaki Tree for Europe”) e continua: “Quel gesto inaspettato è rimasto nel cuore di tutta la popolazione per la sua semplicità e per la sensibilità del Presidente. Su suggerimento della nostra associazione, il Comune di Castegnato ha proposto la messa a dimora di un Kako di Nagasaki nei giardini della . Oggi, 4 aprile alle ore 10 una delegazione di persone provenienti da diversi luoghi dove si è sviluppato il nostro progetto ha donato ufficialmente questo Hibakujumoku (termine giapponese per indicare un albero che è stato esposto al bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki nel 1945 ed è sopravvissuto, oppure ha rigermogliato dalle sue radici), che ci ricorda un gesto disumano come quello del lancio di una bomba atomica, ma anche la sua grande forza di resilienza e di speranza di vita che ci trasmette”.

Avete in programma altre piantumazioni nel 2022?

Sì, in ben nove località: Lograto (BS), Repubblica San Marino, Casalecchio di Reno (BO), Brescia (scuola “Mantegna”), Bergamo (scuola “Valli”), Quinto Vicentino (VI), Calcinato (BS), Scampai-Napoli, Sesto Fiorentino (FI).

A Scampia ci siamo stati di recente anche per programmare e preparare il progetto che verrà realizzato il 2 ottobre di quest’anno. Abbiamo trovato una realtà viva e piena di energia positiva. Sarà un bellissimo percorso in cui non solo una pianta dimostrerà la sua resistenza, ma potranno farlo anche tutte le persone che ogni giorno resistono con impegno alla violenza della nostra società indifferente.

Quanto è importante il messaggio del kako di Nagasaki in questo particolare momento storico?

Il messaggio è chiaro: si RESISTE alla guerra con la voglia di crescere nella volontà di non mollare mai fino alla vittoria della nonviolenza e del dialogo.