Rubrica settimanale su eventi e fatti in Sicilia -a cura RedPA-

 

Tavola Rotonda ASGI: La detenzione dei cittadini stranieri nei CPR 

Palermo, stamani dalle 09:30 alle 18:00 – CRE.ZI. PLUS (Cantieri culturali, via P. Gili,4)

Promosso dall’Associazione Studi Giuridici Immigrazione l’incontro è un’occasione di confronto per avvocati/e, operatori/trici e organizzazioni della società civile impegnati sul tema della detenzione amministrativa nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) dei cittadini stranieri privi di un regolare permesso di soggiorno e dei richiedenti asilo. La detenzione amministrativa è uno strumento sempre più utilizzato nella gestione del fenomeno migratorio in una condizione di sostanziale invisibilità e appare opportuno sviluppare un dibattito consapevole non solo sulle condizioni delle persone trattenute e delle prassi attuate, ma anche sulle strategie di tutela dei diritti dei cittadini stranieri privati della libertà personale e sulla legittimità dell’esistenza stessa di tali centri di detenzione. Partendo dalle prassi applicate dalle autorità competenti e dalle conseguenze in termini di esercizio dei diritti da parte delle persone private della libertà personale, si approfondiranno profili quali l’esercizio del diritto di asilo in frontiera, del diritto alla salute, la libertà di corrispondenza telefonica all’interno del CPR, il diritto della società civile di accedere all’interno dei CPR. info

 

Al Presidio Permanente No War: Guerra in Ucraina e militarizzazione della Sicilia

Catania, oggi ore 19:30 – Piazza Stesicoro

Interessante incontro con il giornalista Antonio Mazzeo, che ci spiegherà gli stretti legami tra le operazioni nato in Ucraina e le installazioni militari in Sicilia. Fra l’altro il giornalista siciliano Antonio Mazzeo, dopo le manifestazioni del 25 Aprile, ha  segnalato in un post sulla sua pagina social (fonte:Analisi Difesa) che  “Il governo italiano sarebbe intenzionato a trasferire alle forze armate ucraine cingolati semoventi M-109L radiati da tempo dall’Esercito (alcuni già ceduti a Pakistan e Gibuti); diversi veicoli protetti 4×4 Lince; blindo Centauro 1 con cannone da 105 mm; cannoni trainati da 155 mm FH70 e i semoventi antiaerei SIDAM-25 su scafo M113 di cui circa 250 esemplari sono in riserva. [Leggi comunicato CataniaNoWar]

 

Presentazione di “Al cuore della migrazione”: un volume polifonico

Palermo, oggi  ore 18:00- Arci Porco Rosso

Al di là delle immagini stereotipate dei migranti, degli sbarchi, della cronaca a cui siamo ormai assuefatti, come trovare parole nuove per descrivere un fenomeno storico, la fuga di migliaia di uomini, donne e bambini, che tentano di raggiungere la salvezza inseguendo una speranza? Con quali parole se non quelle di poeti, scrittori e dei migranti stessi? Ecco la sfida di “Al cuore della migrazione”, un’opera collettiva, costruita grazie ai contributi, per la maggiore parte inediti, di più di sessanta scrittori, poeti e artisti provenienti da tutto il bacino Mediterraneo (e non soltanto), che hanno prestato le loro voci e la loro arte per raccontare la drammaticità della migrazione. Un volume polifonico nella forma e nei contenuti, intreccio di suoni, lingue e anche traduzioni. Perché i traduttori, figure spesso sottovalutate, sono qui i veri traghettatori, punto di incontro fra popoli. Ne parleremo con Carolina Paolicchi, co-curatrice del volume ed editrice. info

 

Primo Maggio manifestazione a Portella della Ginestra per il lavoro e per chiedere di fermare la guerra in Ucraina e di fermare tutte le guerre. La Cgil Palermo lancia un appello per il Lavoro e per la Pace che riunisce più di cinquanta associazioni del mondo laico e religioso, ma anche studenti, giovani, donne, migranti, lavoratori e pensionati – [appello integrale]

Quest’anno, per il 75° anniversario della strage di Portella della Ginestra, il Primo Maggio si torna a manifestare, dopo due anni di assenza, nel pianoro dove furono trucidate 11 persone e altre 27 caddero a terra ferite. La Cgil Palermo ha diffuso un appello per un 1° Maggio per il Lavoro e per la Pace che sta riscontrando numerose adesioni. Previsto il corteo dalla casa del Polo di Piana degli Albanesi e il comizio al memoriale con l’intervento del segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e le conclusioni del segretario generale Flai Cgil nazionale Giovanni Mininni.  “Il fatto nuovo non solo è che si torna a manifestare dopo due anni di pandemia. Ma che, come ad Assisi, anche il nostro Primo Maggio, che per questo 75esimo anniversario organizzeremo assieme alla Flai, sarà caratterizzata dai temi del lavoro e della pace – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – Un primo maggio per il lavoro, i diritti, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, l’ambiente, la libertà d’informazione, i giovani, i migranti, gli anziani, le persone non autosufficienti, contro il lavoro nero e precario e contro ogni forma di sfruttamento, contro tutte le mafie, le violenze e le discriminazioni. Ma ci sarà una motivazione in più: l’impegno per la Pace, contro tutti i fascismi e tutti i razzismi. Questi sono i temi dell’appello che abbiamo invitato a condividere”.

 

Assange Libero! Appello di Pressenza RedPA per una manifestazione nazionale all’ambasciata USA – Assemblea Comitato NoGuerra a Palermo. “Verso il 10 maggio: sit in di fronte alla sede della RAI , per Julian e per un’informazione libera” – Palermo, martedì 3 maggio ore 17.00 – Laboratorio A.Ballarò (Largo Rodrigo Pantaleone)

La persecuzione e il calvario di Julian Assange, iniziato nel lontano 2007 e che potrebbe concludersi con la sua estradizione verso gli Stati Uniti, pesa sulla coscienza dell’occidente come un macigno. Una pagina vergognosa, e senza alcuna possibile giustificazione. Julian Assange rischia negli Stati Uniti 175 anni di carcere, solo per avere raccontato le atrocità commesse dai soldati Usa in Afghanistan e Iraq.
L’accusa di spionaggio, oltre che apparire semplicemente ridicola, finisce paradossalmente per confermare la verità di tutta la lunga serie di crimini di guerra portati alla luce dal coraggioso giornalista australiano. Va sottolineato, d’altra parte, come nessuna delle notizie diffuse da WikiLeaks, l’agenzia fondata da Assange, si sia mai dimostrata falsa o semplicemente dubbia. Malgrado siano molteplici le iniziative di lotta e di denuncia a sostegno della liberazione di Assange e per una informazione libera, la mobilitazione appare ancora timida e assolutamente insufficiente rispetto alla gravità dei fatti. Particolarmente sconfortante appare il silenzio da parte del mondo dell’informazione e dei giornalisti professionisti, che oggi, nella loro maggioranza, invece di affermare la propria indipendenza e il diritto al pluralismo e al dissenso, sembrano sempre più allineati nella corsa al conformismo di una informazione a senso unico, che assume sempre più i caratteri di una propaganda di regime. Questo è quanto appare, con sempre maggiore evidenza, nei commenti sulla guerra e nei reportage che giungono dall’Ucraina, che sembrano sempre più univocamente appiattiti sulle posizioni guerrafondaie del nostro governo e della classe politica italiana che nella sua quasi totalità, è da sempre incapace di autonomia rispetto ai diktat dei loro padroni a stelle e strisce.
La Redazione panormita di Pressenza, che in questi giorni ha attivamente – in uno con le altre soggettività cittadine – promosso la costituzione del Comitato NoGuerra di Palermo, ritiene che l’obiettivo dell’iniziativa di martedì prossimo debba essere quello di coniugare la lotta per la Libertà per Assange – e per il diritto all’informazione libera e pluralista – con la battaglia pacifista contro la guerra, giacché le vicenda sono intrinsecamente intrecciati dentro la dinamica per la costituente di un movimento unitario forte, data l’urgenza di cambiare lo stato presente della geopolitica prima che la situazione precipiti. Pertanto, ci sembra sia giunto il momento per lanciare l’idea di una manifestazione nazionale all’ambasciata USA pro-Assange. Specificatamente come Agenzia giornalistica, sarebbe opportuno chiedere – contestualmente – ai sindacati dei lavoratori della stampa la proclamazione di uno sciopero – anche simbolico, per esempio di una sola ora –, per la liberazione di Assange e per l’informazione libera, non asservita. Riteniamo quindi essenziale la moltiplicazione delle iniziative a livello locale per arrivare ad un sit-in nazionale  contro l’estradizione di Julian Assange.

 

A scuola da Rosa Genoni “Sarta sovversiva”. Incontro con Ketty Giannilivigni –

Palermo, giovedì 5 maggio ore 17:00 – Laboratorio Andrea Ballarò (Largo Rodrigo Panteleone, 9)

“Quando mise assieme le prime allieve del corso di sartoria presso la Scuola Umanitaria di Milano attorno nel 1905, Rosa Genoni (Tirano, 1867- Varese, 1954) aveva un progetto ambizioso: formare creatrici di moda e non mere esecutrici di abiti. Così scardinò il metodo di insegnamento, le gerarchie scolastiche e nel 1925 diede alle stampe il primo volume della Storia della moda attraverso i secoli. D’altra parte Rosa, sarta e attivista italiana, non era donna da subire l’ordine costituito e lo dimostrò in diverse occasioni: nelle creazioni di moda per la sartoria Hardt di Milano e per le Esposizioni ma anche come militante prendendo parte al primo Congresso delle donne italiane del 1908 a Roma e al Congresso per la pace del 1915 all’Aja indetto da duemila delegate. Coerentemente con il suo pensiero e il suo operato nel ’33 rifiutò di giurare fedeltà al regime fascista”.
A partire da questo breve sintesi Ketty Giannilivigni, della Redazione di Pressenza, nell’ambito del ciclo “Le Maestre” organizzato dalle Donne del Caffè Bonetti, giovedì prossimo ci parlerà di questa straordinaria femminista ante litteram, esponente di rilievo del movimento rivoluzionario e pacifista nei primi anni del Novecento.

L’incontro potrà essere seguito on line su su Google Meet (codice d’accesso: yztfjozxrx – da smartphone scaricare l’App). Inoltre sarà trasmessa la diretta-video sulle pagine FB: Associazione culturale Malaussène; Caffè filosofico Beppe Bonetti; Laboratorio Andrea Ballarò. [Per ulteriori info]

 

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