“Non condividiamo assolutamente la posizione che Draghi porterà al prossimo Consiglio europeo. Abbiamo espresso, per questo, il nostro voto contrario alla risoluzione con cui la maggioranza autorizza il Governo ad approvare in sede europea la “Bussola strategica”, oltre che appoggiare la sua linea sulla situazione umanitaria, sui rifugiati vittime della guerra in Ucraina e sul persistere dei prezzi elevati dell’energia”. Così in una nota le deputate di ManifestA, al termine delle comunicazioni del Presidente del Consiglio alla Camera, in vista del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo. “Con la nostra risoluzione abbiamo chiesto, invece, un impegno affinché si riveda in Europa l’approvazione della “Bussola strategica” e la conseguente, insensata, militarizzazione con aumento degli armamenti. Abbiamo chiesto, anche, di rivedere le politiche dell’accoglienza spingendo tutti i Paesi membri a riscrivere l’accordo di Dublino e di trattare tutti i rifugiati e i richiedenti asilo alla stessa maniera, con attivazione per tutti della Direttiva 55.” – proseguono – “Purtroppo apprendiamo con sconcerto che l’unica linea di intervento sostenuta da questo Governo è quella dell’aumento del sostegno militare all’Ucraina e dell’inasprimento delle sanzioni, strade che mai porteranno ad un cessate il fuoco e a reali trattative di Pace. Eppure, il volere delle cittadine e dei cittadini italiani è chiaro, da settimane le piazze chiedono la Pace. Per questo domani con DemA, Democrazia e Autonomia, il Partito della Rifondazione Comunista e Potere al Popolo, abbiamo organizzato – dalle ore 11.30 a P.ZZA SANTI APOSTOLI (ROMA) – un presidio per dire “No alla guerra. No all’economia di guerra. Fuori l’Italia dalla guerra”. Concludono.