Come si vive quando non si ha acqua corrente in casa? Come e perché Israele sta prosciugando i palestinesi? Come influisce la crisi climatica sull’accesso all’acqua in Cisgiordania, e cosa ci riserva il futuro?

Decine di migliaia di palestinesi che vivono nell’Area C della Cisgiordania occupata non hanno accesso regolare all’acqua. Si tratta di aree sotto il pieno controllo israeliano, e l’esercito israeliano non permette ai palestinesi di costruire nuovi sistemi idrici o di riparare le infrastrutture esistenti. Israele nega ai palestinesi anche l’accesso alle loro fonti d’acqua tradizionali come i pozzi e le cisterne, vieta la raccolta dell’acqua piovana, mentre aiuta i coloni israeliani ad appropriarsi delle sorgenti.

La situazione più urgente esiste oggi nelle decine di villaggi che sono completamente scollegati dalla rete idrica. I loro abitanti, che sono tra i più poveri della zona, sono costretti ad acquistare l’acqua a prezzi esorbitanti e a trasportarla in rimorchi d’acqua. L’esercito israeliano regola questo trasporto, permettendo la consegna solo in certi giorni. Inoltre, l’esercito ha confiscato più volte i rimorchi d’acqua.

Martedì 8 febbraio, alle 19:00 (CET) Combatants for Peace terrà una presentazione Zoom con attivisti ed esperti palestinesi e israeliani per ascoltare di prima mano la politica israeliana di prosciugamento dell’Area C.

Relatori

Fatma Nawaja, residente delle colline di Hebron Sud, che descriverà com’è la vita in condizioni di costante scarsità d’acqua

Nada Majdalani, Direttore dell’Ufficio Palestina – Ecopeace/Amici della Terra Medio Oriente

Dror Etkes, fondatore di Kerem Navot (Navot’s Vineyard) un ricercatore ed esperto che documenta lo sviluppo degli insediamenti e la politica israeliana in Cisgiordania.

Moderatore Avner Wishnitzer, membro fondatore di Combatants for Peace

ZOOM LINK: https://us02web.zoom.us/j/83247420041

Traduzione dall’inglese di Thomas Schmid.