Le discriminazioni contro le donne non sono una tradizione, ma uno strumento politico.
Il Dizionario della Lingua Spagnola, nella versione aggiornata al 2021, definisce l’onore, fra le varie accezioni, come “buona reputazione determinata dall’onestà e dal pudore delle donne”. Da questa affermazione risulta implicito uno stereotipo discriminatorio, tramite cui si chiede a una donna di mantenere uno specifico comportamento e la cui vita sessuale e sentimentale è soggetta a censura. Questa visione delle aspettative sociali riguardo la sessualità femminile è proiettata come un valore, sebbene implichi una forte carica di pregiudizio, nonché la riconferma dell’autorità patriarcale, che legittima e favorisce una linea di demarcazione fra uomini e donne.
L’impatto che l’idea di onore ha sulla vita di milioni di donne in tutto il mondo non rientra esclusivamente nell’ambito della condotta. In aggiunta, influenza la loro libertà, lo stile di vita e le opportunità di sviluppo, e raggiunge persino livelli estremi, mettendo in pericolo la loro sopravvivenza. Per questa concezione dubbia dell’“onore”, donne di diverse culture sono vittime di tortura, lapidazione e morte. Sono violate e private dei propri beni, allontanate dai loro figli e cacciate dalla loro casa. Per l’onore si commettono crimini abominevoli contro le donne che, sempre per questioni di onore, lasciano impuniti i responsabili, legittimati da quanto concesso dalle leggi.
Con la scusa della cultura e della tradizione, in tutto il mondo si commettono i peggiori abusi sessuali nei confronti di bambine, bambini, adolescenti e donne. È una questione di potere patriarcale e i colpevoli risultano protetti dalle falle nell’ordinamento giuridico relative ai crimini sessuali. Il livello di impunità in questi delitti commessi generalmente da uomini vicini alle proprie vittime, è una vera e propria forma di tortura. E questa impunità si deve, precisamente, a un concetto di onore eccessivamente radicato, arcaico e distorto, che punisce le famiglie delle donne vittime di crimini sessuali con l’ostracismo e l’emarginazione da parte della loro comunità. Una punizione che non solo è ingiusta, ma evidenzia anche un profondo disprezzo per il genere femminile.
Il concetto di onore deve essere radicalmente rivisto. Non è accettabile, nella società attuale, attribuire alla vita intima e personale di una donna, che appartiene soltanto a lei, il peso della reputazione di un intero gruppo sociale né tantomeno una condanna morale per le sue scelte di vita.
E non è accettabile nemmeno, in quanto è una mostruosità sotto ogni punto di vista, condannare le bambine per i ripetuti abusi sessuali che subiscono appellandosi all’onore, perché dal momento in cui il crimine si compie e i testimoni restano in silenzio, questo presunto onore è già stato distrutto. La complicità in questa serie di atti di barbarie è perversa e colpevole tanto quanto l’atto criminale commesso e non ci sono scuse per difenderlo.
L’onore, come indica lo stesso Dizionario della Real Academia Española (DRAE), è una dote morale. L’occultamento di atti criminali non lo è. Ecco perché questa riflessione dovrebbe essere radicata nella coscienza di coloro che nei nostri paesi, esattamente come in India, Pakistan, Stati Uniti, Brasile o qualsiasi altro luogo del mondo, identificano il concetto di onore nel sesso femminile, lo condannano, lo marcano a fuoco, lo violano e lo demonizzano a furia di divieti, credenze e leggende.
Se siamo in grado di portare la scienza e l’arte a livelli molto elevati, se l’umanità si pavoneggia per raggiungimento dei suoi grandi successi, se ci consideriamo superiori a tutte le specie, allora abbiamo il dovere di ridefinire i concetti arcaici, la cui validità smentisce quanto appena detto e ci colloca nel gradino più basso della scala. Smettere di demonizzare il genere femminile è un obbligo morale delle società e al tempo stesso un dovere storico. Le credenze religiose, i cui principi si ostinano a discriminare la donna, devono rivedere radicalmente e correggere le aberrazioni concettuali che con la loro portata continuano a danneggiare considerevolmente oltre la metà della popolazione.
Il concetto di onore non può risiedere nella discriminazione, nella condanna o nell’emarginazione.
Traduzione dallo spagnolo di Cinzia Simona Minniti. Revisione di Thomas Schmid.