Di fronte alle mobilitazioni contro il Green Pass, il governo non solo non intende prendere in considerazione le istanze dei manifestanti, ma reagisce con campagne d’odio e repressione.

Le piazze no green pass, lungi dall’essere un coacervo di no vax e negazionisti violenti, come le dipingono i media quotidianamente, sono piazze di protesta contro misure che gli stessi virologi hanno affermato non essere di natura sanitaria, ma incentivi politici alla vaccinazione.

Chiediamo a quelli che restano fuori dalle piazze, se l’incentivo alla vaccinazione attuato tramite coercizione e ricatti politici, ideologici, sociali, morali, mediatici ed economici, sia un motivo sufficiente per privare milioni di persone dello stipendio, del diritto allo studio e di una vita sociale.

Chiediamo sempre a chi resta fuori dalle piazze se tutto questo odio nei confronti dei manifestanti sia giustificabile o se invece essi non siano diventati il capro espiatorio del governo per lavarsi le mani dei suoi fallimenti sanitari, economici e sociali.

Chiediamo a tutti quelli che non comprendono le ragioni di chi manifesta se il diritto di manifestazione non vada comunque difeso come diritto fondamentale di ogni democrazia.

Chiediamo a tutti quelli che pensano che chi protesta non abbia rispetto per le vittime del covid19 o sia responsabile della sua diffusione, se non vi sia invece una responsabilità da parte delle istituzioni, se non potevano esserci altre strade da percorrere per gestire la situazione sanitaria senza distruggere lo stato di diritto.

Chiediamo a tutte quelle persone oppresse da problemi economici e sociali di interrogarsi sulla causa di quei problemi e di sforzarsi di vedere come essi siano opera delle stesse persone che, alla guida del Paese, ricattano milioni di cittadini con il green pass.

Di fronte a odio e repressione noi chiediamo a tutte le persone che hanno a cuore la democrazia di non cadere nel divide et impera, di non diventare un inconsapevole strumento del governo, ma di guardare in faccia chi siede dentro le istituzioni e capire che i vostri nemici non sono i manifestanti, non siamo noi.

Vi chiediamo se sia giusto cancellare tutti i diritti e le libertà e rendere impossibile la quotidianità a migliaia di persone colpevoli solo di esercitare una libera scelta nel pieno rispetto della legge, della Costituzione e del codice di Norimberga per far fronte a un’epidemia che passerà, ma le cui conseguenze non passeranno e le ripercussioni giuridiche e sociali della sua folle gestione verranno pagate dalle prossime generazioni.

Di fronte a notizie terrificanti che ci vengono dall’estero, come dall’Austria e dall’Olanda e di fronte a una repressione che si allontana sempre più da limiti socialmente accettabili, noi non ci rivolgiamo più al governo, al quale non abbiamo più niente da chiedere, né ci aspettiamo risposte o passi indietro.

Noi ci rivolgiamo agli italiani.

È anche casa vostra, è anche la vostra Costituzione e sono anche i vostri diritti.

Questa tessera verde ha già causato sufficienti problemi, che siate vaccinati o no, che abbiate il green pass o no, non ci lasciate soli, non siamo vostri nemici, ma abbiamo un nemico in comune: Mario Draghi e tutti i partiti che direttamente o no, dal centro-sinistra al centro-destra lo sostengono e rendono possibile questa aberrante e irragionevole discriminazione e il lento ma inesorabile sfacelo economico, politico e sociale del Paese.

La nostra repressione oggi potrebbe essere la vostra domani. Non abbandonate chi lotta: in piazza difendiamo i diritti di tutti.

Studenti contro il Green Pass