Inizia un nuovo anno scolastico e si inaugura con un dibattito aperto a partire dal libro Scuola Sconfinata. Proposta per una rivoluzione educativa per riflettere su alcune domande che sembrano ancora senza risposta. Di quale rivoluzione parliamo? È davvero possibile far sconfinare la scuola? Qual è il ruolo delle persone che abitano la scuola e di ogni cittadino e cittadina?

Giovedì 9 settembre, presso la sede della Fondazione Feltrinelli, autrici e autori del libro Scuola Sconfinata presenteranno la loro proposta, dialogando con la giornalista Lorenza Ghedini, il direttore della Fondazione Feltrinelli Massimiliano Tarantino e Yuri Coppi, dirigente dell’ufficio Scolastico territoriale di Milano. Sono previsti i saluti istituzionali del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e al termine un confronto con il pubblico.

Scuola Sconfinata è una proposta educativa concreta e una visione che supera l’emergenza dettata dalla pandemia. Nasce dallo scambio tra persone con professionalità e provenienza geografica diversa, accomunate dall’amore per i diritti e la felicità delle persone e dalla convinzione che la scuola abbia urgente bisogno di cura e della collaborazione attiva di ciascun cittadino e cittadina.

Saranno affrontati i punti cardine di una possibile rivoluzione educativa:

1) LA VOCE SEMPRE PRESENTE DI BAMBINE, BAMBINI RAGAZZE E RAGAZZI

#felicità #partecipazione

Nella Scuola Sconfinata la partecipazione democratica e attiva di alunne e alunni si affianca a quella degli adulti. Ascolto e dialogo sono fondamentali per favorire processi in cui possano affrontare problemi e partecipare al processo decisionale riguardante la loro vita scolastica.

2) LA DIDATTICA ATTIVA E COOPERATIVA

#maieutica, #interdisciplinarità, #multi-linguaggio

Le lezioni frontali e l’utilizzo rigido dell’aula ostacolano l’apprendimento curioso e obbligano a guardare in una sola direzione. La rivoluzione didattica della Scuola Sconfinata promuove una didattica interdisciplinare, maieutica, attiva. Mette al centro il corpo, favorisce l’attivazione di linguaggi espressivi diversi, affronta contenuti motivanti.

3) GLI SPAZI COME OPIFICI PEDAGOGICI

#geografia dell’educazione #desiderio #cultura urbana

Le architetture per l’apprendimento dovrebbero possedere una ricchezza di funzioni e spazi in grado di travalicare il confine dell’edificio, stabilire sinergie tra vita scolastica e vita della città e concorrere in un sistema di servizi a scala urbana.

4) LE PERSONE E LE RELAZIONI GENERATIVE AL CENTRO

#nonviolenza, #co-progettazione, #tutoring

Molte persone piccole e grandi abitano una Scuola Sconfinata. Le relazioni ‘mordi e fuggi’ vanno trasformate in un corpo unico che si prende cura dello sviluppo benefico di quella comunità. Chiediamo ai legislatori di rimodulare contratti e assunzioni, in particolare di aumentare il numero di docenti nell’organico di ciascuna scuola, per ripristinare la compresenza e ridurre il rapporto medio tra numero di studenti e di insegnanti; di prevedere una formazione continua sulle abilità ‘umane’ e nonviolente per tutte le componenti della comunità scolastica, all’interno dell’orario lavorativo.

5) I PATTI DI COMUNITÀ COME RETE REALE NEL TERRITORIO IMMEDIATO

#circolarità, #dinamiche reciproche, #comunità

In molte scuole si sta già sconfinando, ma i modelli esistenti sono binari: la scuola esce (la gita, la visita, …); il fuori entra (l’orto in classe, l’associazione che entra a scuola…). È invece necessario rimettere in circolarità queste due dinamiche, con reciprocità e interazione tra dentro e fuori.

6) LA PREVENZIONE DELLA SALUTE INTESA COME SALUTOGENESI

#salutogenesi, #school caring

Intendiamo la salute come ricerca costante di una condizione dinamica di benessere. ‘Prevenzione’ significa porre le condizioni per stare bene, senza medicalizzare. È necessario un percorso articolato e complessivo a condizione che ci sia un patto di salute tra docenti, famiglie e strutture territoriali per mettere al centro lo stato di benessere di tutte le allieve e gli allievi e di tutti coloro che se ne prendono cura.

7) IL DIGITALE COME AIUTO PER UNA COMUNITÀ DEMOCRATICA

#ecologia digitale #educomunicazione

Il digitale diventa un veicolo per sconfinare, ma non si può polarizzare presenza/online. Va dunque favorita una scuola fondata sull’uguaglianza di opportunità, ponendosi in un’ottica di ‘edu-comunicazione’, formando docenti e alunni e alunne al ‘modo’ più che al ‘mezzo’.  Per una rivoluzione educativa servono un digitale democratico, infrastrutture di rete e dotazioni tecnologiche.

Appuntamento giovedì 9 settembre ore 18.30

Viale Pasubio 5, Milano

Sarà anche l’occasione per ritirare una copia (gratuita) del libro ‘Scuola Sconfinata. Per una rivoluzione educativa’ (Fondazione Feltrinelli 2021)

Qui tutti i dettagli per prenotare in presenza (Attenzione, è necessario il Green Pass):

https://fondazionefeltrinelli.it/eventi/scuolasconfinata/

Qui per seguire in streaming:

https://fondazionefeltrinelli.it/live/ oppure sulla pagina FB di Feltrinelli  https://www.facebook.com/FondazioneFeltrinelli

Qui per partecipare al gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/scuolasconfinata