L’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico (NATO) è stata fondata nel 1949 come alleanza militare intergovernativa, con l’obiettivo di difendere i suoi alleati e fermare l’espansione dell’ex Unione Sovietica. La NATO è stata fondata più di 70 anni fa e attualmente ha 30 Stati membri e 9 partner globali al di fuori dell’Europa.

Perché abolire la NATO?

La NATO è stata creata principalmente per difendere i suoi alleati durante la guerra fredda. Una volta finita questa guerra, in cui si sciolsero l’Unione Sovietica e il suo Patto di Varsavia, anche la NATO avrebbe dovuto fare lo stesso. Ma non è stato così. La NATO ha avuto la meglio, apportando la scusa di esistere per contrastare il “terrorismo internazionale.” Con questa scusa, ha cercato di intervenire nella guerra in Iraq del 2003 ed è intervenuta in Afghanistan. L’intervento militare e l’arsenale nucleare non aiutano a mantenere il mondo più sicuro; al contrario, aumentano la tensione tra i paesi e la possibilità di nuovi scontri bellici.

Il budget globale per la difesa ha superato 1,9 trilioni di dollari nel 2019, dei quali, secondo l’ultimo rapporto sulle spese militari pubblicato dall’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma (IIRPS), la NATO rappresenta il 54%. Nonostante molti Stati membri dell’Alleanza non siano stati in grado di investire almeno il 2% del loro PIL nella difesa, come concordato al vertice NATO del 2014 in Galles, la spesa militare totale della NATO rappresenta più della metà del budget globale della difesa. La riallocazione di questa spesa militare potrebbe aiutarci ad affrontare alcune delle questioni più impegnative di questo secolo: il riscaldamento globale, la crisi sanitaria che stiamo vivendo a causa del coronavirus, l’eliminazione della povertà, l’accesso universale all’istruzione superiore e il raggiungimento fondamentale degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS).

La falsa narrazione della sicurezza promossa dalla NATO attraverso il suo programma di consulenza per i politici e le forze armate è precisamente ciò che ci impedisce di vivere in un mondo pacifico. Più armi possono solo significare più tensione, più guerra e più morte. Perché le armi vengono prodotte, vendute e acquistate se non verranno utilizzate? Da qualche parte devono esserci dei conflitti, in modo che l’industria delle armi non fallisca.

I giovani sono la chiave.

La NATO ha tenuto il primo ¨Vertice della Gioventù NATO 2030¨ il 9 novembre 2020, in collaborazione con la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. Il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg ha sottolineato l’importanza del ruolo dei giovani. “Voi, i leader di domani, sia in Nord America sia in Europa, avete il maggiore interesse nella nostra sicurezza. Quindi NATO 2030 è la vostra occasione per farvi avanti e tutelare il vostro futuro, la vostra libertà, la vostra Alleanza”, ha detto Stoltenberg nel suo discorso di apertura. L’Alleanza Atlantica comprende chiaramente che sta diventando obsoleta e meno rilevante per la prossima generazione di leader politici. Ecco perché ha avviato il suo programma di indottrinamento per i giovani.

L’Alleanza Atlantica ha appena selezionato 14 leader emergenti, nominati ‘Giovani leader di NATO 2030’, il cui ruolo sarà quello di mandare suggerimenti riguardo al futuro della NATO al Segretario Generale. I giovani sono la chiave per definire il futuro dell’Alleanza. Le nuove generazioni dovrebbero sostenere l’abolizione della NATO, poiché è il nostro futuro che sarà sostanzialmente influenzato dalla permanenza di questa Alleanza, che ci sta sottraendo risorse vitali con le quali potremmo costruire un futuro più pacifico, giusto e sostenibile.

Di Angelo Cardona


L’autore: Angelo Cardona è un difensore dei diritti umani colombiano, attivista per la pace e il disarmo. È cofondatore e presidente dell’Alleanza Iberoamericana per la Pace, rappresentante dell’America Latina nel Consiglio dell’Ufficio Internazionale della Pace, vincitore del Premio Nobel per la pace, e membro del Comitato Consultivo di World Beyond War. Nel 2019, il suo lavoro per la pace e il disarmo gli è valso il Premio di Icona Ispiratrice al 21st Century Icon Awards a Londra, in Inghilterra.

Traduzione dall’inglese di Simona Trapani. Revisione di Thomas Schmid.