Il Venezuela celebra l’approvazione di una risoluzione Onu sul “danno criminale” delle sanzioni di alcuni Paesi, guidati dagli Usa, contro altri.

Il Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (UNHRC) ha approvato martedì 23 marzo a maggioranza (30 voti contro 15) una risoluzione sugli impatti devastanti delle sanzioni unilaterali nel campo dei diritti umani, che esorta gli Stati, che sono assidui a questa pratica, ad eliminare le misure coercitive che violano i diritti umani e legge internazionale.

In questo contesto, il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, attraverso un messaggio pubblicato questo mercoledì sul social network Twitter, ha celebrato questo risultato affermando che “il danno criminale contro la vita dei venezuelani e delle nazioni libere del mondo è innegabile”.

Il Venezuela denuncia i tentativi di alcuni paesi, guidati dagli Stati Uniti, di orchestrare una campagna diffamatoria contro di esso, che, con false accuse, tra le altre questioni sulle violazioni dei diritti umani, impone una serie di sanzioni, rendendo così difficile la vita ai venezuelani. Nel frattempo, secondo Caracas, la verità è che tali misure vanno contro tutte le nazioni che cercano la loro sovranità e indipendenza.

Il 12 febbraio, Alena Douhan, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulle ripercussioni negative delle misure restrittive unilaterali imposte con il pretesto di violazioni dei diritti umani, aveva presentato un rapporto preliminare in cui verificava come le sanzioni statunitensi violassero i diritti umani della popolazione civile venezuelana.

Le ostilità degli Stati Uniti contro il Venezuela sono aumentate a partire dal 2019 quando, sostenendo incondizionatamente il leader dell’opposizione Juan Guaidó, Washington ha lanciato la sua macchina punitiva contro Caracas con restrizioni sui visti per i funzionari, sanzioni contro più settori economici, il blocco di più di 30 miliardi di dollari di beni e tentativi di omicidio da parte di alti funzionari, incluso il presidente Maduro, o la minaccia dell’uso della forza militare contro il Venezuela.

I Paesi che hanno condannato le sanzioni sono stati 30:
Argentina, Bahamas, Bahrain, Bungladesh, Bolivia, Burkina Faso, Camerun, Cina, Costa d’Avorio, Cuba, Eritrea, Fiji, Filippine, Gabon, India, Indonesia, Libia, Libia, Malawi, Mauritania, Namibia, Nepal, Pakistan, Russia, Senegal, Somali, Sudan, Togo, Uruguay, Uzbekistan, Venezuela.
I Paesi che hanno votato contro la risoluzione e negato i danni delle sanzioni sono stati 15:
Austria, Brasile, Bulgaria, Corea del Sud, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Isole Marshall, Italia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca e Ucraina
Si sono astenuti 2 Paesi:
Armenia e Messico
https://www.hispantv.com/noticias/venezuela/489617/sanciones-madur-onu