Ci arrivano ottime notizie dagli studi clinici e dalla comunità internazionale per quanto riguarda i vaccini etici di Cuba. Secondo il chimico Fabrizio Chiodo, questi candidati vaccinali, come altri a subunità, faranno la storia in questa pandemia essendo vaccini interamente pubblici (produzione e brevetto), ad altissima sicurezza, a basso prezzo, a produzione altamente scalabile, e con la licenza facilmente trasferibile.
Inoltre, tra qualche settimana dovrebbero iniziare trial clinici in fascia pediatrica. Altro vantaggio dei vaccini a subunità cubani è sono stati disegnati contro la SARS-CoV-2 con una tecnologia che viene applicata da anni in bambini e lattanti.
Il 6 marzo è stato pubblicato nel registro primario OMS Cuba il clinical trial di fase-3 dando inizio con 44.000 volontari al vaccino Soberana 02, ovvero il candidato vaccinale antivirale a subunità unico nella storia come vaccino-coniugato.
Il controllo della pandemia globale di COVID-19 dipende, tra le altre misure, dallo sviluppo di vaccini preventivi a un ritmo senza precedenti. I vaccini approvati per l’uso e quelli in fase di sviluppo intendono utilizzare anticorpi neutralizzanti per bloccare i siti virali che si legano ai recettori cellulari dell’ospite. L’infezione da virus è mediata dal trimero della glicoproteina spike sulla superficie del virione tramite il suo dominio di legame del recettore (RBD). La risposta anticorpale a questo dominio è un risultato importante dell’immunizzazione e si correla bene con la neutralizzazione virale. Lo studio mostra che i costrutti macromolecolari con RBD ricombinante coniugato al tossoide tetanico inducono una potente risposta immunitaria negli animali da laboratorio. Alcuni vantaggi dell’immunizzazione con l’antigene virale accoppiato al tossoide tetanico sono diventati evidenti come la risposta immunitaria IgG predominante dovuta alla maturazione di affinità e cellule di memoria B specifiche a lungo termine. Questo documento dimostra che i vaccini coniugati di subunità possono essere un’alternativa per COVID-19, aprendo la strada ad altri vaccini coniugati virali basati sull’uso di piccole proteine ​​virali coinvolte nel processo di infezione. Qua la pubblicazione in pre-print (inviata già alle riviste internazionali per revisione): https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2021.02.08.430146v2 .

SoberanaPlus appare, invece, come quinto candidato vaccinale a Cuba come mono-dose in convalescenti e come dose di richiamo “potenziatrice” nel caso di varianti.


Lo studio ha valutato la risposta a una singola dose del vaccino base ricombinante dimerico-RBD FINLAY-FR-1A durante uno studio clinico di fase I con 30 convalescenti COVID-19, per testarne la capacità di aumentare l’immunità naturale. Questo breve rapporto ha mostrato:
a) un eccellente profilo di sicurezza un mese dopo la vaccinazione per tutti i partecipanti, simile a quello precedentemente riscontrato durante la vaccinazione di individui naïve;
b) una singola dose di vaccino induce un aumento> 20 volte della risposta anticorpale una settimana dopo la vaccinazione e una neutralizzazione del virus notevolmente 4 volte superiore rispetto alla mediana ottenuta per il pannello di siero convalescente cubano.
Questi risultati preliminari suggeriscono l’avvio di una sperimentazione di fase II al fine di stabilire un protocollo di vaccinazione generale per i convalescenti.
Il grafico, mostrato in TV la sera del 5 marzo alla popolazione cubana, mostra i dati preliminari in corso con SoberanaPlus come dose di “rinforzo”.
Dati pubblici sui convalescenti depositati su medRxiv: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.02.22.21252091v1.full

Tutto questo avviene nella Cuba socialista, attenta alla salvaguardia dei diritti umani e dei diritti sociali, sotto embargo statunitense da 60 anni e che, con tutte le contraddizioni che ci possano essere, dimostra come sia possibile disegnare, sviluppare e produrre vaccini totalmente pubblici senza essere dipendente delle ormai potentissimi lobby e case farmaceutiche occidentali che, grazie a norme liberiste e la connivenza delle istituzioni europee, si trovano a decidere il bello e il cattivo tempo.
Per quanto oggi sia importantissimo, nei contesti dei Paesi europei, lottare contro la privatizzazione dei brevetti, questo tipo di battaglie possono avere un riscontro immediato ma non nel lungo tempo. Questo modello economico, soprattutto nel mondo biofarmaceutico con prodotti di emergenza come i vaccini che dovrebbero essere un bene comune, va messo in discussione poiché sul diritto alla salute non si deve fare profitto. Cuba, con il suo esempio ci sta dicendo che la battaglia va fatta su ampia scala e che vaccini e brevetti pubblici di Stato sono una valida alternativa a Big Pharma.