In una lettera aperta indirizzata ai leader europei e greci, associazioni e ONG reclamano la fine delle discriminazioni nei confronti dei minori richiedenti asilo e rifugiati nell’accesso alla scuola pubblica greca.

Trentatré organizzazioni in Grecia si uniscono in un solo appello: “Non togliete ai bambini il diritto di andare a scuola”. Con una lettera aperta indirizzata ai leader greci ed europei, sottoscritta anche da Still I Rise, le associazioni denunciano le enormi difficoltà che i minori richiedenti asilo e rifugiati devono affrontare per accedere alla scuola pubblica in Grecia. Si tratta di una situazione drammatica che si trascina da sei anni e che ha fatto registrare un ulteriore peggioramento negli ultimi 12 mesi.

«Tutti i bambini dovrebbero andare a scuola. Un’affermazione assolutamente scontata e condivisa da tutti. Eppure per la maggior parte dei minori richiedenti asilo in Grecia accedere all’istruzione è un incubo burocratico e logistico», denuncia Giulia Cicoli, Direttrice Advocacy di Still I Rise. «La pandemia da COVID-19 e i costanti lockdown dei campi in cui risiedono, in cui l’apprendimento a distanza è praticamente impossibile, hanno esacerbato ancora di più la situazione. Andare a scuola è un diritto minimo fondamentale, e non dovrebbe essere un argomento su cui fare campagne e lottare. Non in Europa, non nel 2021».

Tra le criticità emerse, ci sono l’impossibilità di trasportare i bambini a scuola, la carenza di personale e il funzionamento improprio delle classi di accoglienza. I posti nelle scuole e negli asili sono insufficienti, mentre le amministrazioni scolastiche e le comunità locali creano ulteriori problemi, opponendosi alla presenza dei minori profughi nelle scuole pubbliche. Il risultato è un ampio e preoccupante processo di “descolarizzazione” in atto, ai danni di soggetti vulnerabili che dovrebbero essere invece tutelati.

Eppure, sia la legge greca che quella europea prevedono che l’educazione sia gratuita e obbligatoria per i bambini dai 4 ai 15 anni, inclusi i minori richiedenti asilo. Anche gli articoli 28 e 29 della Convenzione Internazionale per i Diritti dell’infanzia sanciscono che tutti i bambini, senza eccezione alcuna, abbiano uguali diritti all’istruzione primaria e secondaria.

«Questi bambini hanno già perso anni di scuola a causa dello sfollamento e delle guerre. È di cruciale importanza che le autorità europee e greche agiscano immediatamente per assicurarsi che nessun bambino venga lasciato indietro. Per alcuni di loro è già troppo tardi, il momento di agire è ora».

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