Qualche giorno fa, l’11 marzo, abbiamo festeggiato il 1° anno dalla nostra entrata mondiale e ufficiale nella pandemia (denominata in seguito epidemia, ma questa è un’altra storia). Quando dico “noi”, è davvero un noi, l’insieme degli esseri umani, l’umanità. Già un anno, incredibile.

Una fase di transizione

Viviamo tutte e tutti in maniera diversa questo periodo. Alcuni ci convivono piuttosto bene, la loro vita non è poi tanto cambiata. Altri hanno già perso tutto ciò che costituiva il loro vecchio equilibrio. Qualcuno è stato messo alle strette dalla sua stessa sopravvivenza, tutti quanti sono stati obbligati ad attingere dentro di loro a delle forze smisurate per trovare di nuovo dei punti di riferimento nel mondo.

Una cosa in comune ci unisce: nessuno di noi ha più certezze sul futuro e su ciò che succederà. Questo può essere molto sconvolgente, visto che avevamo preso l’abitudine di pianificare, progettare, organizzare. Siamo stati rimandati al momento presente.

Può essere molto sconvolgente visto che avevamo preso l’abitudine di appoggiarci, anche se non ci conveniva sempre, sulle strutture esterne a noi stessi, sulla società, i suoi codici e la sua organizzazione. Siamo tutti, ciascuno e ciascuna di noi, rimandati alla nostra propria impalcatura intellettuale, emozionale e spirituale interiore.

Se guardiamo la situazione con un certo distacco, senza bisogno di essere degli esperti, vediamo bene e sappiamo che siamo entrati collettivamente in una fase di transizione tra un vecchio modello di vita sociale e uno nuovo in via di formazione.

Una storia di energia

Vista con ancora più lungimiranza, dagli spazi delle energie creative e della coscienza attiva, al di là della dualità o quasi, sembra che vada tutto molto bene (è quello che ci dicono i grandi saggi, i medium navigati e anche qualche scienziato avanguardista). Le energie si creano in un altro modo, la storia si riduce a questo.

Gli scossoni che sentiamo, i malesseri collegati, ma anche le rivelazioni interiori esaltanti che a volte ci pervadono, non sono che il risultato di questa riconfigurazione energetica, vibratoria e frequenziale. Perché siamo, anche noi, energia, vibrazioni e frequenze. Noi reagiamo, ciascuno e ciascuna di noi al proprio livello, in funzione delle nostre forze e della nostra vulnerabilità, a questo continuum energetico in movimento.

Quale sarà il nostro futuro individuale e collettivo sulla Terra? A questo proposito ho già scritto, ne sono convinta nel profondo, che sarà luminoso e cosciente, sorridente e vitale. D’altronde ho constatato tramite i miei scambi che, anche se non va tutto esattamente bene, ed è un eufemismo, siamo in molti a progettare un futuro radioso.

L’abbiamo già conquistato? Sono convinta di sì.

Resta tutto da fare

Ma allo stesso tempo, resta ancora tutto da fare. Tutto accade in questo momento come se avessimo toccato il fondo della piscina. Non ho nessuna voglia di affondare ancora di più né di vederci affondare tutti insieme. Quindi non ci resta che risollevarci. Non più soltanto sopravvivere, adattarci, cercare il nostro equilibrio, ma risalire. Dopo l’involuzione arriva il momento dell’evoluzione, è giunta l’ora.

Ciò che trovo assolutamente incredibile (davvero!) è che quello che viviamo insieme, collettivamente e individualmente nelle nostre storie personali, non è una narrazione estranea a noi stessi che potremmo leggere, o un film da guardare tutti insieme. Si tratta delle nostre vite, in questo spazio-tempo. È la nostra storia, qui e ora. Siamo tutte e tutti, insieme, immersi nel crogiolo alchemico. Siamo al cuore della trasformazione. Noi siamo la trasformazione, anche se ognuno a modo suo. Personalmente, questa realtà mi sbalordisce.

Connessi alla Vita

In questi tempi così speciali di auspicata risalita, mi sono detta che avrei potuto tenere una “cronaca dei giganti comuni”, di cui questa è la prima e serve a impostare il contesto, il nostro. La parola gigante ha bisogno di essere chiarita.

Diciamo che i giganti sanno che sono più grandi del loro solo corpo fisico, più grandi della matrice intellettuale ed emotiva in cui i loro corpi si evolvono, e che alcuni hanno anche la possibilità di espandere la loro coscienza fino a dimensioni più elevate di loro stessi.

Da lassù, vedono le cose in un altro modo, in maniera più pacifica e sensibile, nell’amore e non nella paura, e possono anche riequilibrarsi e riequilibrare ciò che potrebbe vacillare. Da lassù, sanno di essere connessi alla Vita, al di là del tempo e della materia. Sanno anche di essere connessi alla loro anima, che alcuni preferiscono chiamare in un altro modo.

La Madre Terra come alleata e punto di riferimento

In quanto giganti sulla Terra in questo periodo così particolare, e leggendo i messaggi che ricevo, mi sembra che uno dei nostri principali punti di riferimento per risollevarci sia la Natura.

Mi permetto, cari amici che si riconosceranno, di citarvi, perché non saprei scriverlo meglio…: “Calpestare la terra secca e le erbe incredibili color paglia … Percorrere i boschi in mezzo alle foglie cadute, e il muschio. Sentire da lontano l’acqua ruggente del torrente … E infine sdraiarsi sulla terra, gli occhi rivolti al cielo. Lasciarsi inondare da un pallido sole. Connessione … “.

O ancora fare l’esperienza, chinandosi “per ammirare la delicatezza di un minuscolo narciso selvatico, mi sento meravigliata da tanta bellezza ! In effetti, è lei la gigante e io non posso che inchinarmi davanti alla sua forza !”

Personalmente, io abito in città, a Parigi. Davanti a casa mia c’è un albero, grande, maestoso. Gli parlo spesso. Lo amo. Lo ringrazio di essere là e con la sua sola presenza di aprirmi la porta delle campagne e delle foreste del mondo intero.

Noi non siamo soli. Noi siamo insieme e la Madre Terra è con noi. Quando ci riconnettiamo alla Natura, pensiamo a tutte quelle e quelli che fanno la stessa cosa nello stesso momento. Uniamo tra di noi le nostre realtà connesse. Io lo farò sempre di più. Quando mi connetterò in consapevolezza alla Natura, mi unirò a tutte quelle e quelli che, dalla Terra, in tutto il mondo, si connetteranno.

Facendolo, stiamo creando le nuove architetture invisibili che saranno quelle del mondo di domani, quelle che verranno a sostituire le altre, artificiali, che stanno crollando.

Un anno, di già. Siamo diventati energeticamente e vibrazionalmente molto potenti ! Ve lo dico, dei giganti !

Traduzione dal francese di Raffaella Piazza. Revisione di Thomas Schmid

Chronique des géants ordinaires n°2