Abbiamo scritto al Ministro Bianchi.
“Ecco, signor Ministro, il progetto di Scuola Sconfinata di tutte e tutti che vi presentiamo è una proposta concreta, percorribile, che nata in questo tempo speciale guarda a una nuova stagione dell’educazione. Parliamone insieme, facciamola insieme.”
“Dedichiamo il mese di giugno ad una riflessione diffusa sulla Scuola Sconfinata coinvolgendo insegnanti e studenti e studentesse.”


LETTERA APERTA al Ministro Bianchi

Milano, 22 febbraio 2021

Egregio Signor Ministro Patrizio Bianchi,

Le scriviamo a nome di insegnanti, maestre e maestri di strada, educatrici ed educatori, operatrici e operatori sociali, pedagogiste e pedagogisti, genitori, cittadine e cittadini, attivisti del movimento “E tu da che parte stai?” che si è impegnato per far dialogare le personalità e le realtà più avanzate di questo Paese in fatto di educazione, consapevoli che solo un sistema educativo degno di questo nome generi democrazia e comunità, come è scritto chiaramente nella nostra Costituzione.

Abbiamo apprezzato le posizioni che ha espresso sui tagli alla scuola pubblica e sul contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica prima del suo nuovo prestigioso incarico e abbiamo gradito la sua predisposizione all’ascolto dimostrata nella sua nuova veste di Ministro.

Auspichiamo che la stessa disponibilità si manifesti anche per raccogliere il grande lavoro che interi settori della società civile hanno fatto in questi mesi difficili al fianco di bambini e bambine, di ragazzi e ragazze, per affrontare insieme le criticità esasperate dalla pandemia: povertà educative, disabilità, abbandono scolastico, precarietà abitative, distanze linguistiche. È stato davvero oneroso affrontare tutto questo per un sistema scolastico fiaccato dalle scelte dei Governi degli ultimi vent’anni: la scuola oggi è il laboratorio di cittadinanza più importante di una società inclusiva e multiculturale che già esiste e convive pacificamente fra i banchi e le va data la centralità che merita, a tutti i livelli, altrimenti quelle criticità diventeranno ferite e poi conflitti. La scuola di cui abbiamo bisogno non si fonda su soluzioni aleatorie né di corto respiro, né su dichiarazioni di principio.

La Scuola sconfinata di tutte e tutti è una proposta strategica in cui scuola e territorio lavorano insieme, moltiplicando le occasioni educative. È una scuola che attiva come parte integrante dello spazio-tempo scolastico la rete delle istituzioni culturali e artistiche, i luoghi della salute, le realtà innovative del terzo settore, i progetti di cittadinanza attiva che introducono buone pratiche per l’ambiente e la sostenibilità ambientale. È una scuola che assolve pienamente alla sua funzione educativa e formativa e mette le nuove generazioni al centro della vita pubblica, dove è giusto che siano.

Ma nessun cambiamento nella scuola può fare a meno della partecipazione attiva di docenti, dirigenti, studenti e studentesse, nostri indispensabili alleati: allora perché non dedicare il mese di giugno, anziché al prolungamento delle lezioni, proprio a una riflessione diffusa degli insegnanti sulla Scuola Sconfinata, in tavoli di quartiere, in presenza, all’aperto, con l’aiuto organizzativo degli enti locali?
Ecco, signor Ministro, il progetto di Scuola Sconfinata di tutte e tutti che vi presentiamo è una proposta concreta, percorribile, che nata in questo tempo speciale guarda a una nuova stagione dell’educazione. Parliamone insieme, facciamola insieme.

Per il movimento “E tu da che parte stai?”
Antonella Meiani, maestra elementare
Paolo Limonta, maestro elementare e Assessore all’Edilizia Scolastica del Comune di Milano

link al documento LA SCUOLA SCONFINATA DI TUTTE E TUTTI

link al documento elaborato con Fondazione Feltrinelli

 

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