Il 7 febbraio 2021 sarà un anno esatto dalla carcerazione di Patrick George Zacki. La storia dello studente egiziano è ormai risaputa e purtroppo il susseguirsi dei continui rinvii ha portato la situazione a limiti estremi. Il ragazzo studente alla università di Bologna, accusato dal regime egiziano di atti sovversivi verso il proprio paese, in realtà viene tenuto in carcere in condizioni al limite della civiltà.

Noi italiani abbiamo già dovuto subire schiaffi morali con il caso di Giulio Regeni, che a tutt’oggi lascia l’amaro in bocca per il trattamento subito a qualsiasi livello. Esiste già una proposta nazionale: 200 Comuni  concederanno la cittadinanza a Patrick. Iniziativa lodevole, ma non basta.

Noi chiediamo che il nostro paese, che nel frattempo continua a fare affari di ogni genere con L’Egitto, dia un segnale fortissimoLa concessione della cittadinanza Italiana per meriti speciali a Patrick, in riferimento del 2 ^ comma dell’articolo 9 della legge sulla concessione della cittadinanza Italiana. Sappiamo che è una procedura tortuosa che deve superare parecchi iter burocratici, ma sappiamo anche che con un gesto super partes potrebbe essere applicata. Noi vogliamo che dalle parole si passi ai fatti. Vogliamo un’unione di intenti a livello politico che superi le divergenze e dia un segnale forte e dimostri una unità di intenti, un gesto verso l’Egitto alla comunità internazionale, che faccia capire la compattezza del nostro paese.

Il tempo è sempre più scarso e le speranze di una scarcerazione sono sempre più flebili. Come rappresentante dell’Associazione Station to Station, che ha come scopo il tenere viva la memoria sulle stragi efferate avvenute nel nostro paese, la lotta contro ogni diseguaglianza e la difesa dei diritti civili e umani, chiediamo l’intervento urgente e deciso delle istituzioni.

Firmate e fate firmare questa petizione. Facciamo sentire la nostra voce, facciamo sapere a Patrick che comunque il popolo italiano è con lui. Ogni firma, condivisione, lettura sarà un segnale che ognuno di noi darà.

Non abbandoniamo Patrick.

Associazione Station to Station