Su un’iniziativa milanese, parte a Torino, con capofila l’associazione Relamondo, la raccolta “Scatole di Natale” per i senza tetto. 

Prendi una vecchia scatola di scarpe, riempila con un indumento caldo, qualcosa di dolce, un prodotto di bellezza e un libro o una rivista. L’obiettivo? Far felice, sia pure per un istante, qualcuno! Con quest’idea Marion Pizzato, cittadina milanese, lancia una ‘sfida solidale’ e la trascina sui social raggiungendo oltre dodicimila persone sulla pagina Facebook creata per l’occasione.

Un’iniziativa che guarda oltre e da Milano si espande a macchia d’olio in tutta Italia.

Ad abbracciare la proposta, nella capitale sabauda, è l’associazione Relamondo. «Nel 2013, all’interno della nostra associazione, è nato il progetto in.Con.tra, IN contatto con le persone, TRA le persone e CON gli ospiti delle Case Di Ospitalità Notturna. Siamo presenti nei dormitori comunali di Torino, offrendo ascolto, un pasto caldo la domenica sera e qualche attività laboratoriale. Ogni vigila di Natale siamo soliti organizzare all’interno dei dormitori momenti d’incontro con lo scambio di doni. Quest’anno, causa Covid19, è tutto più complesso ma la proposta di Marion Pizzato ci ha spinto a fare un passo in più: scendere in strada e distribuire una “Scatola di Natale” a chi non ha neppure un posto letto nelle strutture comunali».

A parlare è Eleonora Landorno, volontaria di Relamondo e organizzatrice torinese del progetto. Con fare energico e dolce al tempo stesso, Eleonora ci racconta che il 19 e il 20 dicembre, tra le 19,00 e le 21,00 di sera, oltre a consegnare le scatole agli operatori dei dormitori maschili (il dormitorio di Via Carrera, Via Reiss Romoli e Corso Tazzoli), una squadra  ‘speciale’ di uomini e donne attraverseranno nove zone di Torino per regalare  un sorriso e un segno di speranza ai senza tetto.

«Grazie alla collaborazione con la comunità Sant’Egidio di Torino, siamo riusciti a tracciare una topografia abbastanza precisa dei principali luoghi torinesi abitati da chi vive ai margini. Una scatola non è nulla ma ci permette, per il tempo di una sera, di rendere visibile l’invisibile e, magari, di strappare un sorriso».

Un gesto che, in numeri, prevede la distribuzione di cinquantaquattro scatole per gli ospiti dei tre dormitori e oltre 150 per chi vive in strada. Forse di più se in questa settimana i cittadini torinesi si attiveranno. Non è un nulla, ma uno dei tanti passi verso quella difficile ricerca che è la relazione di solidarietà con l’altro. Un altro come noi. 

Info: www.relamondo.org
E-mail: info@relamondo.org

 

Gabriella Mancini