Sabato 17 ottobre 2020, in un clima di preoccupazione crescente dovuto alla nuova ondata di Covid si è la “manifestazioni per una rivoluzione ambientale” promossa da 13 tra associazioni, movimenti e comitati attivi sui conflitti ambientali bolognesi. Alla manifestazione, pacifica, colorata che si è svolta rispettando il distanziamento fisico hanno partecipato circa un migliaio di cittadine e cittadini. Per gli organizzatori “la manifestazione è il primo passo verso la formazione di una fronte ambientalista”. Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa a firma: Ex Caserma Mazzoni bene comune, Campi aperti associazione per la sovranità alimentare, Utr ecologia politica Bologna, Extinction Rebellion Bologna, Legambiente Bologna, Fridays For future Bologna, Rigenerazione no speculazione, Aria pesa, AMO Bologna, Salvaiicilisti, Labas, Volgiamo PANE no oil,  Camilla emporio di comunità.

 

Un migliaio di cittadini e cittadine hanno sfilato oggi(sabato 17 ottobre ndr.) pomeriggio da Piazza XX Settembre a Piazza Maggiore, messaggi pacifici ma determinati. Tante le azioni simboliche svolte durante il corteo per sottolineare la trasversalità delle responsabilità sulla crisi climatica e ambientale:  il volantinaggio alla Tper di via Marconi per chiedere una gestione del trasporto pubblico non privatistica, le affissioni all’Eni Shop di via Ugo Bassi, soggetto responsabile della devastazione ambientale di interi ecosistemi, l’azione coreografica di Extinction Rebellion sul consumo di suolo e infine l’azione in Piazza Maggiore organizzata dal Comitato No Passante. In piazza gli attivisti hanno consegnato, simbolicamente, delle monete di cartone a Palazzo d’Accursio “la nostra salute non è una moneta di scambio” dopo la triste uscita del Sindaco Merola sul sovrapedaggio della tangenziale che sottolinea ancora una volta come la tutela della salute dei cittadini sia oggetto di trattativa verso interessi privati e speculativi.

Il corteo di oggi è stato il primo passo della formazione di un movimento ambientalista bolognese compatto e trasversale intorno a diverse tematiche che riguardano la conservazione del nostro territorio: lo stop al consumo di suolo con la tutela delle aree verdi a Partire dai Prati di Caprara. La riconversione della mobilità e dei suoi investimenti verso la sostenibilità, lo stop a infrastrutture inquinanti come il Passante, il contenimento dell’aeroporto in favore di una mobilità pubblica e gratuita, garantire la sovranità alimentare prediligendo le agricolture locali e sostenibili. Dopo questo primo appuntamento il percorso continuerà con un altro appuntamento assembleare online o in presenza a seconda del contesto, per sviluppare questi punti.

Il movimento nascente intende chiamare la città a mobilitarsi perché il diritto alla salute e il contrasto al cambiamento climatico diventino priorità dell’agenda politica, con forza e coerenza, senza cedere al ricatto di un’economia di crescita a scapito del diritto a sopravvivere di territori e persone.