Sentendo parlare le donne, può capitare di incontrare il coraggio. Se si è fortunati, questo può essere accompagnato da una buona dose di passione. Infine, se alla ricetta aggiungiamo la giusta quantità di empatia, allora ci troviamo in presenza di un piccolo miracolo. Coraggio, passione, empatia: queste sono le linee guida che animano le donne di Tuttexuna Onlus. Rosanna, Federica e Nicoletta rappresentano questa associazione nata a sostegno delle vittime di maltrattamenti sul territorio di Fiumicino.

Obiettivo primario di Tuttexuna Onlus è contrastare la violenza sulle donne, attraverso un lavoro capillare che passa per i banchi di scuola fino ad arrivare al linguaggio usato sui social. La nascita di questo progetto in una municipalità come quello di Fiumicino è un segnale importante. La lotta per contrastare la violenza di genere ha varcato i confini delle grandi città. La creazione di questo avamposto segna il crollo di un muro fatto di paura e di omertà, che incidono pesantemente sul destino delle vittime di violenza nelle realtà periferiche.

L’esigenza di creare questa rete nasce sotto quarantena da un’idea di Antonella Mazzarese, presidentessa della Onlus. Le donne che si sono raccolte attorno al progetto sono un gruppo eterogeneo: alcune di loro sono state oggetto di abusi, altre, ancora oggi, sono vittime di violenza, se non fisica, almeno verbale. Sono donne comuni, in una società in cui la violenza di genere è all’ordine del giorno e rischia di passare per normalità. Le mie interlocutrici vogliono porre particolare attenzione su questo aspetto. Le donne che fanno accoglienza, proprio perché oggetto anch’esse di maltrattamenti e violenze di vario genere, si trovano in una condizione di non giudizio: chi chiede aiuto troverà supporto e accoglienza.

I progetti di Tuttexuna sono molteplici e toccano vari settori. Tra i più importanti, ritengo doveroso evidenziare la creazione di una Casa di cultura femminile. Il progetto prevede di coinvolgere le scuole, tramite l’organizzazione di eventi e seminari. “Si tratta di scardinare la vecchia mentalità e sostituirla con un’educazione differente che tenga conto del valore della solidarietà”, dice Rosanna, responsabile della comunicazione.

La battaglia contro la violenza di genere va portata avanti su più livelli. Strumento preziosissimo è la prevenzione. Nicoletta, seconda segretaria dell’associazione, ricorda l’importanza di diffondere una nuova consapevolezza nei ragazzi e nelle ragazze, educandoli al rispetto del proprio corpo e di quello altrui. È necessario, inoltre, diffondere un linguaggio che tenga conto dell’uguaglianza di genere, perché le parole modellano la realtà che ci circonda e perché la violenza è troppo spesso da esse veicolata.

Altro importante obiettivo dell’organizzazione è aiutare le vittime di violenza nella ricerca di un impiego. Il lavoro rappresenta una nota dolente nella nostra società. Purtroppo la soglia dell’età e le problematiche legate alla maternità rendono difficile la ricerca di un posto di lavoro. Naturalmente avere una fonte di sostentamento costituisce un punto critico nella scelta di allontanamento da una realtà violenta. Raggiungere l’indipendenza economica rappresenta senza dubbio un altro importante tassello nella costruzione di una nuova vita, soprattutto se si è sole, soprattutto se si è mamme. A questo scopo è stata lanciata un’iniziativa sui canali social della Onlus: #iooffrolavoro invita gli esercenti locali a ricercare personale tra le donne vittime di violenza. Federica, Rosanna e Nicoletta mi raccontano che sia questa che altre proposte di collaborazione sono state accolte calorosamente dal tessuto sociale. I rifiuti ricevuti sono stati pochissimi: Fiumicino si è dimostrata solidale e pronta ad aiutare il prossimo.

La passione di queste donne è, però, inarrestabile. Sono ora alla ricerca di strutture o case di accoglienza disposte a collaborare. Il loro appello è rivolto anche a costruttori o a chiunque voglia mettere a disposizione uno spazio da dedicare a questo progetto. Tuttexuna, infatti, oltre alla prima accoglienza e orientamento, vorrebbe offrire alle donne in difficoltà sostentamento e alloggio, garantendo una prima protezione in caso di estrema emergenza.

La collaborazione con le forze dell’ordine è già stata avviata ed è ben solida. Ci si augura che le istituzioni sostengano sempre di più l’iniziativa, aiutando a diffondere la presenza di queste guerriere su tutto il territorio.

Federica, responsabile degli eventi, pone in rilievo la questione della particolare conformazione di Fiumicino: un comune che si estende su una vasta area e comprende più frazioni, tra loro non ben collegate. Intento della Onlus è quello di creare più avamposti e di avere referenti anche nei centri più piccoli e sperduti. Ci auguriamo davvero che questo progetto possa espandersi a macchia d’olio, perché di solidarietà non si è mai sazi.

Insomma, queste donne stanno davvero scardinando parecchi meccanismi, con coraggio e dedizione.

Il giorno 3 ottobre, presso il Parco Pubblico Simone Costa a Fiumicino, si terrà la presentazione ufficiale della Onlus. L’evento è particolarmente importante perché saranno aperti i tesseramenti, strumento fondamentale per la sopravvivenza e la prosperità di un’associazione no profit e completamente apolitica come la loro.

Dare luce a iniziative del genere significa mettere in luce le pieghe (positive) di una collettività che cambia e che sta maturando una sempre maggiore consapevolezza sugli aspetti da migliorare.