Quando c’è un contenzioso di solito aiuta un soggetto terzo. Un osservatore esterno, qualcuno che, senza implicazioni, ascolti, guardi, registri, metta insieme. Poi magari dirà la sua.

Sarebbe importante così chiedere ad un abitante di un altro pianeta di guardare questa povera terra. Potremmo sottoporgli queste due vicende:

16 gennaio 2014, notizia Ansa, riportata da diverse testate, come ad esempio La Stampa: “La nave di Costa Crociere, Costa Deliziosa, impegnata nel Giro del Mondo, ha ricevuto il 14 gennaio scorso una richiesta, da parte del centro della guardia costiera di Delgada in Portogallo, per soccorrere un’imbarcazione in grave difficoltà, la barca a vela Buccanier.  In quel momento Costa Deliziosa stava attraversando l’Oceano Atlantico diretta ad Antigua nei Caraibi.  La nave ha immediatamente abbandonato la sua rotta, effettuando una deviazione di circa 170 miglia in direzione sud-est per raggiungere l’imbarcazione che stava affondano a causa di una collisione con un oggetto non identificato.  Nonostante le condizioni meteo-marine avverse, con onde alte 3 metri, il soccorso è avvenuto con successo. Gli otto membri d’equipaggio del “Buccanier” sono stati tratti in salvo su Costa Deliziosa: sei di nazionalità spagnola, una argentina e una belga. Sono tutti in buone condizioni di salute. Costa Deliziosa ha quindi ripreso la sua rotta programmata in direzione di Antigua.”

Foto di FoxyOrange, Wikimedia Commons

5 Luglio 2020: Da venerdì scorso la Ocean Viking ha chiesto sette volte alle autorità marittime italiane e maltesi di poter attraccare, ricevendo altrettanti rifiuti. I migranti a bordo sono stati soccorsi in quattro diverse operazioni il 25 e il 30 giugno. Secondo SOS Mediterranée molte persone a bordo soffrono di “estrema fatica mentale, depressione e agitazione”, sia a causa della traversata sia a causa delle violenze subite nei centri di detenzione per migranti in Libia: due uomini si sono buttati in mare dalla nave, venendo poi recuperati, altri tre sono stati trattenuti prima che riuscissero a lanciarsi. Un altro ancora ha tentato di impiccarsi.

Ieri i migranti sono stati esaminati da un gruppo di medici inviati dal Ministero dell’Interno: uno di loro ha raccontato ad Avvenire che “la condizione generale è buona dal punto di vista medico. I migranti sono stanchi e impauriti; ciò per cui manifestano ansia è il pensiero di essere riportati in Libia”.

Indiscrezioni di oggi parlano di un trasferimento il 6 luglio su una nave dove i migranti faranno la quarantena, ma Sos Mediterranee afferma nella sua pagina Facebook di non aver ricevuto istruzioni in tale senso. “Senza certezze non possiamo fornire soluzioni ai naufraghi. Il perdurare di questo stato di incertezza produce ancora tensione” aggiunge.

Ricordate la storiella dell’uomo che stava precipitando dal centesimo piano? “Finora tutto bene…”