L’iniziativa Ripartiamo dalle persone piccole comincia dall’appello lanciato lo scorso maggio da un gruppo di genitori dell’Istituto Comprensivo Ricasoli di Torino, preoccupati per la prolungata chiusura delle scuole e le ricadute che si avranno sulle bambine e i bambini.

L’appello ha riscosso un certo successo, raccogliendo centinaia di adesioni, ottenendo una buona copertura mediatica locale e ricevendo la risposta ufficiale della sindaca Appendino e dell’assessora Di Martino, risposta considerata non risolutiva dai firmatari.

Poiché le modalità di riapertura della scuola a settembre e, più a breve scadenza, l’apertura della scuola estiva destano ancora preoccupazioni, il collettivo ha indetto lunedì scorso, 15 giugno alle 1730, l’assemblea pubblica “Una scuola grande come il mondo”, sotto gli alberi dei Giardini Reali.

Malgrado l’arrivo del solito temporale pomeridiano, l’assemblea è stata vivace e partecipata; erano presenti rappresentanti di quasi tutte le componenti che vivono la scuola: genitori, insegnanti, sindacati di base ed educatori.

Nei vari interventi sono emersi i problemi sul tavolo e la voglia di partecipare alla loro risoluzione.

Le indicazioni del comitato scientifico e del MIUR per la riapertura di settembre non tengono conto dell’importanza della relazione mentre è universalmente riconosciuto che il rapporto umano è fondamentale nel percorso educativo.

I rappresentati del CUB scuola hanno fatto presente che le assunzioni previste per l’anno scolastico 2020-2021 non coprono neanche le carenze di organico generate dalle uscite per la quota 100 dal che si può dedurre che non si sta ancora attuando nessuna misura di incremento di organico per gestire classi meno numerose al rientro a settembre. Per questo è prevista una manifestazione venerdì 19 giugno alle ore 10 sotto la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale in c.so Vittorio Emanuele II, 70

Ci sono poi le criticità nate dalla didattica a distanza; in primo luogo l’aumento della disuguaglianza sociale, già presente in precedenza, ma amplificata dalle caratteristiche stesse della DAD. Poi la limitazione della libertà didattica degli insegnanti.

L’assemblea si è poi divisa in due gruppi per discutere su questioni più specifiche: la scuola estiva e la ripartenza a settembre.

Il gruppo di lavoro sulla scuola estiva ha sottolineato l’importanza dei patti territoriali e delle risorse locali per rendere possibile l’avvio della scuola estiva con l’attenzione necessaria ai soggetti più deboli.

Nel gruppo di lavoro sulla ripartenza si sottolinea l’importanza dell’attenzione popolare al processo di riapertura, per il momento gestito a porte chiuse da un tavolo di lavoro tra l’ufficio scolastico regionale ed il comune. Entro il 30 giugno i vari istituti scolastici comprensivi devono presentare i piani per la riapertura, non sempre concordati con i vari attori della scuola.

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