Tutti noi, ora più che mai, abbiamo bisogno di un sistema sanitario in grado di esprimere tutta la propria eccellenza. Abbiamo bisogno di personale medico e sanitario riposato, concentrato, al massimo delle proprie capacità: la Regione Piemonte ci sta garantendo tutto questo? Cosa ne pensa l’Ordine dei Medici?

I gravi problemi, emersi durante quest’emergenza epidemica, hanno creato gravi dubbi sulle reali competenze e capacità di questa giunta piemontese.

Anche l’Ordine dei Medici esprime forti preoccupazioni sulla situazione di grave carenza del personale nel Sistema Sanitario piemontese.

Alla cortese attenzione del Presidente della Regione Piemonte – Dott. Cirio
e dell’Assessore alla Sanità – Dott. Icardi.

con la presente la federazione Regionale degli Ordini dei Medici del Piemonte Vi scrive al fine di
porre l’attenzione sul tema della grave carenza di medici specialisti e di medicina generale della
Regione Piemonte. Durante questo difficile periodo è emerso appieno lo spirito di collaborazione e
sacrificio di tutto il personale del sistema sanitario piemontese, che ha offerto un’encomiabile prova
di fronte all’emergenza Covid, con spirito di abnegazione e tenacia. Nonostante sia ricorrente
l’appellativo di “eroi” per i medici che hanno sostenuto il servizio sanitario nazionale in questo
difficile periodo, è stato inevitabile constatare le gravi carenze di organico di medici specialisti e del
territorio di cui soffre la Regione Piemonte.

Carenza di Medici Specialisti Ospedalieri (In riferimento ad Allegato 1)

Ad oggi molte regioni hanno realizzato l’enorme problema che interessa le lacune di organico
specialistico negli ospedali, e hanno prontamente provveduto ad aumentare le risorse disponibili da
investire per la formazione di medici specializzandi, attraverso cospicui aumenti delle Borse
Regionali. Alcuni esempi a tal proposito sono la regione Sardegna, che ha già finanziato 149 Borse
per il concorso di specializzazione di luglio 2020, Regione Toscana, con 132 borse, Regione
Campania con 120, Regione Sicilia con 100, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto che, partendo da
90 contratti di formazione dell’anno scorso, hanno tutte già proposto aumenti con incremento di questi
ultimi ben oltre il centinaio, così come aumenti sono previsti da parte di Regione Liguria e Regione
Calabria.

La Regione Piemonte all’ultimo concorso di specializzazione (SSM 2019) ha finanziato 15 contratti
di formazione regionale in totale, numero tra i più bassi tra le venti regioni italiane. Per quest’anno,
come più volte dichiarato dalla presidenza della regione e dall’assessorato alla salute, sarebbero
dovuti essere finanziati 50 contratti regionali (15 con fondi regionali puri e 35 da reperirsi tramite
fondi privati). Avendo fatto le opportune verifiche tramite gli uffici regionali e consultando l’attuale
bilancio regionale, non si può fare a meno di constatare amaramente come attualmente risultino
finanziati solamente i 15 contratti dello scorso anno, a cui sommare un solo contratto aggiuntivo da
fondazioni private (cassa di risparmio di Vercelli) e i 4 contratti finanziati dalla famiglia Ferrero,
portando il tutto ad una previsione di 20 contratti regionali totali.

Notando a malincuore l’attuale stato della situazione piemontese, specie se paragonato ad altre regioni
a noi paragonabili dal punto di vista demografico, non possiamo non sottolineare l’importanza di
questo tema per tutti i cittadini piemontesi. Nei prossimi anni assisteremo a gravissime carenze di
medici specialisti ospedalieri (frutto di pensionamenti e mancata programmazione), che devono da
subito trovare una pronta risposta da parte della regione Piemonte.

A seguito dei vari incontri degli Ordini Piemontesi e delle associazioni di categoria tale tematica è sempre
stata identificata da tutti come prioritaria e trasversale tra tutte le forze politiche.

Si vuole pertanto chiedere da ora un impegno concreto sul tema, così come indicato dagli stessi uffici
regionali e dalle Università piemontesi al netto dei fabbisogni espressi per il triennio 2020-2023.

Il fabbisogno annuale per il prossimo triennio di medici specialisti da formare indicato dagli uffici
della Regione Piemonte ammonta a 851 all’anno per i prossimi tre anni. Attualmente il numero totale
di borse finanziate a livello piemontese è di 526 all’anno (511 borse statali finanziate dal MIUR e 15
borse regionali finanziate dalla Regione Piemonte). Il disavanzo tra la richiesta di specialisti
determinata dai fabbisogni e l’attuale numero di contratti di formazione finanziati produrrà una
mancanza di 325 medici specialisti all’anno per i prossimi tre anni, per un totale di 975 specialisti
mancanti alla fine del triennio 2020-2023.

Al netto di questa grave situazione carenziale la richiesta che la Federazione Regionale Degli Ordini
Dei Medici formula, anche in considerazione della grave emergenza trascorsa ed in atto, è di
finanziare da subito un minimo di 50 contratti, tramite fondi regionali, di formazione medica
specialistica per il concorso di specializzazione di Luglio 2020, in modo da poter progettare
l’implementazione dei professionisti negli ospedali piemontesi nei prossimi anni, colmando, in tal
modo, le gravi lacune di personale attuali e future al fine di evitare il collasso della rete ospedaliera
regionale.

Carenza di Medici Di Medicina Generale (In riferimento ad Allegato 2)

In merito al tema della carenza dei Medici di Medicina Generale è stato redatto un documento
congiunto (Allegato 2) che descrive in modo prospettico gli andamenti delle carenze di tali
professionisti nel prossimo futuro.

Da tale relazione emerge come dal 2020 il numero di MMG  (medici di medicina generale, n.d.r.) disponibili a ricoprire incarichi di
Assistenza Primaria saranno inferiori alle necessità, fino al massimo di carenza del 2031 pari
cioè ad una carenza di 706 MMG equivalenti a 847.000 cittadini senza medico nel prossimo decennio.

Questa proiezione teorica, risulta inoltre essere una stima sottodimensionata del problema, poiché
non tiene conto di ulteriori elementi non calcolabili, quali i Medici neo-laureati che scelgono di
lavorare in altri settori o i Medici di Medicina Generale che per motivi di salute o altri motivi
interrompono precocemente il lavoro.

Altrettanto importante risulta inoltre essere la necessità di formare di MMG che possano svolgere al
Meglio l’attività lavorativa di Continuità Assistenziale, pilastro nella gestione regionale
dell’emergenza, che al momento soffre di carenze di organico importanti.

Le attuali proiezioni regionali, che si possono evincere dallo studio effettuato descrivono una carenza
che a livello regionale porterebbe ad una mancata copertura di personale di circa il 26% da qui al
2031: circa un medico su quattro non sarà sostituito, circa un cittadino su quattro non avrà il medico
di famiglia.

Tale distribuzione non sarà inoltre omogenea sul territorio, in quanto mentre nella Provincia di Torino
mancherà, in media, un medico ogni dieci, nelle altre province si andrà da una carenza dal 34%
di Asti al 64% Biella.

In linea generale è evidente la necessità di diminuire la domanda (necessità di meno medici, più
pazienti a medico – supportati da una riorganizzazione della gestione territoriale che fornisca
personale complementare in collaborazione con i MMG) e di aumentare l’offerta (formazione di più
medici di medicina generale).

In conclusione la Federazione Regionale Degli Ordini Dei Medici pone due formali richieste rivolte
al Presidente della Regione Piemonte e all’Assessore alla Sanità:
o un finanziamento minimo di 50 contratti Regionali di Formazione Specialistica per
Luglio 2020 da aggiungersi a quelli statali attualmente presenti e a quelli previsti dal
cosiddetto “DL rilancio”, o una riorganizzazione strutturale della Medicina del Territorio
unitamente ad un aumento del finanziamento di Borse regionali per formare Medici di
Medicina Generale già per il prossimo concorso.
In Fede

I presidenti degli Ordini dei Medici Piemontesi
FROM – Federazione Ordine Dei Medici Piemonte

Allegato 1 – Carenza Medici Specialisti (pdf)

Allegato 2 – Carenza MMG (pdf)