Basterebbero due dati, relativi al mese di marzo 2020, resi noti dalla Banca Centrale Europea (BCE) per capire quanta propaganda sia in circolazione in Italia, con grave rischio di contagio ideologico in relazione alla finanza.

La BCE da anni sta acquistando (attraverso il Quantitative Easing) i titoli pubblici dei Paesi europei, privilegiando quelli più in difficoltà, contribuendo così ad abbassare il tasso di interesse sui debiti pubblici. Chi ha usufruito più di tutti di questo aiuto è l’Italia. Basti dire che nel mese di marzo 2020 la BCE ha acquistato il 6,2% in più di titoli italiani rispetto alla proporzione media con gli altri Paesi e il 6,9% in meno di quelli della Germania. Questa strategia della BCE va avanti da almeno 5 anni. Per questa ragione recentemente la Corte Costituzionale tedesca ha dato un ultimatum di tre mesi dopo i quali la Bundesbank si ritirerà dai programmi di interventi della BCE, se non venisse fornita una spiegazione convincente sulle ragioni della deviazione dal principio di proporzionalità nei suoi acquisti di titoli.

Questo non significa che tutte le scelte della BCE siano condivisibili: in realtà andrebbe riformata, affinché possa svolgere in maniera più efficace la lotta contro il debito pubblico di tutti i paesi dell’eurozona e di sostegno alle politiche sociali a difesa della condizione di vita di tutta la popolazione dell’Unione Europea. In altre parole, bisognerebbe esigere che la moneta e la finanza debbano essere al servizio dell’economia e delle persone, mentre spesso accade l’opposto.

L’altro dato riguarda il flusso di capitali in entrata o in uscita dai vari Paesi. Dai dati della BCE risulta che nel primo trimestre del 2020 dall’Italia sono usciti 492 miliardi di euro, segue la Spagna con 407 miliardi e la Francia con 109 miliardi. Dove sono andati a finire questi capitali? Anzitutto in Germania, che ha visto entrare nel primo trimestre 935 miliardi di euro. Segue il Lussemburgo, dove sono arrivati 225 miliardi e l’Olanda con 63 miliardi.

Che cosa ci dicono queste due rilevazioni della BCE? Che l’Europa sta dando una mano all’Italia, mentre gli italiani stanno voltando le spalle al proprio Paese. La BCE compra i nostri BTP, mentre noi italiani investiamo i soldi in altri Paesi, magari proprio in quelli che vorrebbero ostacolare il sostegno europeo all’Italia.

Stando così le cose, a logica ci si dovrebbe aspettare che i sovranisti italiani organizzino iniziative a sostegno dell’Europa solidale con l’Italia e di protesta nei confronti dei contribuenti italiani che “tradiscono” il proprio Paese, portando altrove la ricchezza anziché finanziare la Patria. In realtà non accade: nemmeno una parola viene spesa per prendere una posizione di netta condanna nei confronti di chi esporta capitali all’estero.

Ci sono molti tipi di virus in circolazione. Quelli che colpiscono i polmoni e quelli che negano l’evidenza dei fatti reali. Difficile stabilire quali siano più pericolosi.