Un incontro in diretta, giovedì 21 maggio, dalle ore 18 in poi, sulla pagina Facebook del Centro Donati – I care che analizzerà la situazione della fame nel mondo legata alla pandemia causata da Covid-19. Il Centro Donati è una associazione di studenti universitari di Bologna.

Il rapporto della Rete Globale contro le Crisi Alimentari, appena pubblicato, rivela la portata delle crisi alimentari nel mondo: 135 milioni di persone in 55 paesi e territori sono in condizione di “insicurezza alimentare acuta”; ulteriori 183 milioni di persone soffrono di “insicurezza alimentare stressante”; 17 milioni di bambini di questi paesi soffrono di malnutrizione acuta e ben 75 milioni hanno una crescita stentata a causa della malnutrizione cronica.
La pandemia rischia di causare una forte diminuzione del reddito pro capite e l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, quindi un ulteriore deterioramento della situazione di malnutrizione. La chiusura delle scuole a causa del COVID-19 significa per molti bambini africani la mancanza dell’unico pasto giornaliero, ben bilanciato in quantità e qualità, di solito assicurato dal sistema scolastico.

Durante l’incontro, un particolare focus sarà riservato al Brasile, il paese latino-americano più devastato dal Coronavirus e sottoposto alle irresponsabili disposizioni del suo presidente. Nella regione amazzonica, dove vive il 90% delle comunità indigene brasiliane, nelle favelas o in altre aree simili, il Covid-19 sta esasperando disuguaglianze che esistono da tantissimo tempo. La pandemia sta mettendo a nudo le fragilità dei sistemi politici ed economici, ma offre un’inedita opportunità per intraprendere la strada della giustizia sociale e della sostenibilità ambientale.

Filippo Ivardi Ganapini, direttore di Nigrizia e Mariana De Carlo, antropologa e volontaria del Centro Donati – I care dialogheranno con Roberto Ridolfi, vicedirettore generale aggiunto della FAO, già direttore della Commissione Europea, ex ambasciatore dell’Unione Europea e architetto del piano di investimenti esterni della UE e con Xoán Carlos Sánchez Couto, ingegnere agronomo e sociologo, direttore del Centro de Innovación Rural y Desarrollo Agroecológico – CIRANDA espressione della Rete Justiça nos Trilhos, laico comboniano da 20 anni nell’Amazzonia brasiliana.

Evento realizzato in collaborazione con Nigrizia e Bandiera Gialla

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