Il Movimento Sardo Transgender denuncia atti di transfobia sui social.

La vittima dell’episodio è stata un po’ “intempestiva” pubblicando il proprio post? Credo di sì.

Tuttavia l’autrice del post poteva essere stata ammonita per post “off-topic”, in ultima istanza il post sarebbe anche potuto essere cancellato degli amministratori della pagina.

Invece è ancora lì, con tutti gli odiosi insulti: body shaming, sovra-determinazione di genere, il tutto espresso con la massima, e gratuita, volgarità.

Riportiamo il comunicato del Movimento, dal quale abbiamo deciso di omettere, per rispetto, gli insulti che la Trans autrice del post ha ricevuto:

“Buongiorno a tutt*,
ieri sera siamo dovut* intervenire in un post presente all’interno del gruppo “Cerco Offro Lavoro CAGLIARI” (https://www.facebook.com/groups/lavorocagliari/permalink/2952459328150003/ [content warning: insulti transfobici e sessisti nei commenti]) visto che gli admin non hanno, ad ora, ancora provveduto a farlo, per cercare di moderare una situazione che purtroppo è andata a sfociare in insulti, offese e addirittura minacce in alcuni casi.

Il post è pubblico, e come quello anche i commenti, quindi chiunque può andare a vederlo, e vi invitiamo anche a farlo per rendervi conto del disprezzo col quale è stata ricoperta la vittima in questione.

Non è possibile che determinate situazioni continuino ad accadere indisturbate e che si lasci che rimangano ancora in sordina. ORA c’è da agire, e bisogna farlo al più presto, sia per tutelare la vittima di ieri, sia per le prossime persone indifese che verranno attaccate dal branco per una condizione medica e psicologica che non riguarda nessuno se non chi l’affronta.

Noi di Movimento Sardo Transgender esortiamo la persona in questione a sporgere formale denuncia alle autorità, e siamo pront* a suggerire il nome dell’avvocat* che riteniamo più valid* per il caso in questione, e con cui collaboriamo spesso per varie motivazioni.

[…] e questi sono solo alcuni dei commenti deplorevoli che sono stati letti sotto quella richiesta di semplice amicizia.

A tutto questo, si aggiunge chi giustifica gli insulti chiamandoli pareri, chi colpevolizza la vittima per aver ostentato qualcosa (vi suona familiare?) e chi, non capendo la gravità della situazione, riporta pezzi di commenti per dire “questo fa solo ridere, non è offensivo”, senza contare gli innumerevoli commenti in cui la ragazza è stata chiamata al maschile o in cui veniva ribadito che fosse “un uomo in gonnellina”.

Alla nostra denuncia si è già aggiunta l’associazione studentesca cagliaritana UniCa LGBT, ma speriamo di ricevere altri consensi anche sul piano nazionale; vi preghiamo di dare visibilità a questa notizia, perché questi episodi discriminatori non si ripetano.

È sempre più forte la consapevolezza che sia strettamente necessaria una legge sull’omobitransfobia, e dobbiamo tutt* pretendere che venga creata una forma di tutela.”

Altri episodi di transfobia in Sardegna:

Transfobia, Oristano: ancora un’episodio in Sardegna

Grave aggressione di due donne Trans a Sassari: intervista a Giulia Carta di ASCE Onlus