Utilizzando circa tremila bottiglie che altrimenti sarebbero finite in discarica, i bambini di una scuola inglese hanno realizzato un’aula all’aperto che comprende una zona lettura, tavoli, sedie e una capanna. Un’iniziativa per promuovere l’educazione ambientale tra i più piccoli e abituarli a riciclare divertendosi.

Maria Montessori diceva che per “per insegnare bisogna emozionare”. Per insegnare ai bambini la cura dell’ambiente e sensibilizzarli all’enorme problema dell’abuso di plastica, una scuola elementare di Accrington in Inghilterra ha pensato di farli toccare con mano bottiglie, contenitori e imballaggi di plastica.

I bambini si sono divertiti a trasformare qualcosa che sarebbe finito in discarica in strumenti per costruire una eco classe all’aperto trasformando quindi dei rifiuti in banchi, sedie e persino un orto ecologico.

Il preside Mashiter ha scoperto il progetto attraverso un’associazione di beneficenza cattolica che aveva contribuito a costruire mattoni simili per costruire scuole in Cambogia e ha deciso di replicare l’esperienza con i ragazzi della St Mary’s RC Primary School di Clayton le Moors. Un anno di lavoro e oltre 3.000 bottiglie di plastica hanno dato vita a una classe all’aperto.

Il preside è rimasto molto soddisfatto di questa iniziativa ha dichiarato che tutta la comunità, insieme ad amici e genitori ha sostenuto questo progetto, raccogliendo la plastica che altrimenti sarebbe finita in discarica e nei nostri mari.

«I bambini – ha dichiarato – si sono divertiti molto e hanno beneficiato dell’attività all’aria aperta, è stato un modo interattivo e diverso per insegnare loro il rispetto per l’ambiente.

Sono stati creati tremila mattoni, che equivalgono a circa due tonnellate di plastica, per costruire l’aula all’aperto che comprende una zona lettura, tavoli, sedie e una capanna, quest’ultima costruita con seicento mattoni ecologici. Questi mattoni sono davvero forti, è incredibile quanta plastica puoi inserire in ognuno di loro. Ci vogliono due settimane per creare un singolo mattone perché devi usare un cucchiaio di legno per schiacciare cellophane e involucri di plastica al suo interno.

È importante insegnare ai bambini come riciclare e ridurre l’impronta di carbonio in modo che continueranno a impegnarsi anche da grandi», conclude. Mashiter ha affermato che i bambini sono rimasti scioccati nel vedere quanta plastica hanno usato e quanti mattoncini ecologici sono riusciti a creare.

«Stiamo educando i bambini ai pericoli del climate change. Con i cambiamenti climatici che sono una vera minaccia per il futuro dell’umanità, ognuno deve fare la propria parte per aiutare a salvare il pianeta. Insegnare ai bambini come essere rispettosi dell’ambiente fin dalla giovane età li incoraggia a mantenere abitudini positive per tutta la vita, sperando che continuino ad avere un impegno costante e duraturo».

Bob Turner, del Global Catholic Climate Movement, ha svolto un ruolo importante nella costruzione della classe e ha dichiarato: «Ridurre la nostra impronta di carbonio è vitale per la sostenibilità del nostro futuro, quindi è importante che questo venga trasmesso ai bambini che imparano fin da ora a come ridurla ed è qualcosa che tutti noi dobbiamo fare».

La classe nata dal riciclo è un eccellente esempio di come i bambini possano essere educati sulle questioni ambientali in modo pratico, divertendosi e attivando quei piccoli gesti quotidiani che sono fondamentali per la salvaguardia dell’ambiente.

Anche in Italia molte scuole si stanno attivando concretamente coinvolgendo i bambini, le loro famiglie e la comunità con progetti legati all’ecologia, al riciclo e a pratiche rispettose del pianeta. Ci piacerebbe ascoltare le vostre storie e le vostre idee. Sentitevi liberi di inviarcele, perché tutti possiamo diventare autori del cambiamento!.

Fonti:
https://www.lancashiretelegraph.co.uk/
https://www.catersnews.com/
https://www.unilad.co.uk/

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