Il sostegno al Trattato delle Nazioni Unite di Proibizione delle Armi Nucleari (TPAN) continua a crescere nel parlamento tedesco. Dopo che 166 parlamentari federali e oltre 200 parlamentari regionali si sono impegnati a sostenere il TPAN attraverso l’appello parlamentare di ICAN, un nuovo gruppo di lavoro interpartitico per l’abolizione delle armi nucleari si è riunito per la prima volta mercoledì scorso.

Il “Parlamentskreis Atomwaffenverbot” è nato perché 25 membri del Bundestag hanno sentito il bisogno di un forum per riunire i molti deputati che stanno lavorando per far sì che la Germania firmi il divieto delle armi nucleari. Anche se non hanno la maggioranza in Parlamento, 166 hanno già firmato l’appello parlamentare di ICAN. Contando anche i parlamentari tedeschi a livello regionale e comunitario, 507 hanno firmato l’appello fin d’ora.

Mentre il governo è ancora titubante, a livello federale, regionale ed europeo, i politici tedeschi chiedono sempre più spesso a Berlino di firmare il Trattato. Tre governi regionali hanno recentemente approvato questo appello, compreso lo Stato della Renania-Palatinato, che attualmente ospita circa 20 armi nucleari americane. Il primo ministro Malu Dreyer, attualmente uno dei due presidenti ad interim del DOCUP, ha preso l’iniziativa dopo Berlino e Brema.Oltre ai tre Stati federali, quasi 50 città hanno già aderito all’appello delle città di ICAN, tra cui Monaco, Colonia e le capitali regionali di Potsdam, Wiesbaden, Magonza, Hannover, Schwerin e Düsseldorf.

Katja Keul, una delle promotrici del gruppo e rappresentante dei Verdi tedeschi, ha detto al giornale TAZ che “L’obiettivo a lungo termine deve essere che la Germania aderisca al trattato di divieto delle armi nucleari”. Mentre i co-iniziatori Ralf Kapschack e Kathrin Vogel sono rispettivamente socialdemocratici e del partito di sinistra. Alla riunione di fondazione hanno partecipato anche legislatori conservatori, incluso Michael Zimmer.

Leo Hoffmann-Axthelm ha rappresentato ICAN all’evento di lancio nel Bundestag tedesco, osservando che “con il governo che cerca di prendere tempo sul disarmo nucleare, questo tipo di iniziativa parlamentare è cruciale per creare un dibattito sulla nostra dipendenza dalle armi di distruzione di massa. Dobbiamo avvicinare la posizione del governo ai cittadini, che chiedono a stragrande maggioranza la proibizione delle armi nucleari e il loro ritiro dalla Germania”.

Beatrice Fihn, direttore esecutivo di ICAN, ha accolto con favore la nuova iniziativa come un grande esempio di  eletti che si oppongono per porre fine alle armi nucleari.  “Quando la minaccia dell’uso del nucleare aumenta, assistiamo a parlamentari di tutto il mondo che si stanno attivando per proibire ed eliminare le armi nucleari. ICAN non vede l’ora di lavorare con questo gruppo di parlamentari tedeschi per convincere il governo tedesco a firmare il TPAN”.

In futuro, l’intergruppo parlamentare prevede di riunirsi due volte all’anno, di tenere i membri aggiornati sui progressi della ratifica del Trattato in altri Stati europei e di mettere in atto lo spazio deliberativo e il pensiero strategico necessario per avvicinare la Germania alla firma del TPAN, invitando esperti, attivisti e aumentando la pressione sul ministro degli esteri affinché giustifichi meglio l’esitazione del governo.