Attraverso il Gruppo di Lavoro Congiunto sul rimpatrio, il Governo del Myanmar ha fornito al Governo del Bangladesh i nomi di 3.450 rifugiati Rohingya autorizzati a fare ritorno nello stato di Rakhine, in Myanmar. L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, considera l’impegno del Myanmar in questo processo un positivo passo avanti nell’affermazione del diritto al ritorno nel proprio paese per i rifugiati Rohingya.

L’UNHCR ha assistito il Governo del Bangladesh nel processo di conduzione di sondaggi per stabilire se i rifugiati volessero fare ritorno in Myanmar e per assicurarsi che ogni decisione individuale presa in questo senso fosse effettivamente volontaria.

Negli ultimi giorni l’UNHCR ha fatto visita insieme a funzionari del Bangladesh ad alcune famiglie di rifugiati per stabilire se intendessero tornare in Myanmar. Per il momento, nessuno degli intervistati ha espresso la volontà di farvi ritorno. L’UNHCR continuerà ad assistere il Governo del Bangladesh in questo processo per assicurarsi che tutti coloro che hanno ottenuto l’autorizzazione per il rimpatrio siano intervistati. L’Agenzia esprime inoltre apprezzamento per l’impegno significativo dimostrato dal Governo del Bangladesh affinché sia garantito il rispetto delle decisioni dei rifugiati.

L’UNHCR ha concordato con i governi di Bangladesh e Myanmar che il rimpatrio dei rifugiati dev’essere di natura volontaria, oltre che sicuro e dignitoso. Il rispetto di tali principi permetterà inoltre di garantire la sostenibilità del processo di rimpatrio. Ciò è stato confermato in discussioni che le autorità del Bangladesh e l’UNHCR hanno avuto questa settimana con i rifugiati Rohingya. Molti hanno dichiarato che sperano di poter fare ritorno in Myanmar non appena le condizioni lo permetteranno e verranno fornite garanzie in materia di cittadinanza, libertà di movimento e sicurezza.

Costruire fiducia è essenziale. Alla fine di luglio, alti funzionari del Myanmar hanno incontrato dei rifugiati Rohingya negli insediamenti in Bangladesh. Si è trattato di un primo passo significativo, ed è importante che il dialogo continui. Insieme all’UNDP, l’UNHCR sostiene gli sforzi del Governo del Myanmar attraverso la realizzazione di progetti a impatto rapido volti a migliorare le condizioni di tutte le comunità nello Stato di Rakhine e a promuovere la coesione sociale tra esse, in modo da rendere possibile il ritorno volontario e la reintegrazione dei rifugiati. Tuttavia, è fondamentale che l’UNHCR e l’UNDP abbiano accesso prevedibile ed efficace ai luoghi di origine dei rifugiati e alle aree cui potrebbero fare ritorno nello Stato di Rakhine.

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