Dopo il primo sciopero globale per il futuro del 15 marzo, anche oggi, 24 maggio, migliaia di giovani e giovanissimi hanno invaso le strade di Milano con cartelli fai da te, striscioni e cori per chiedere giustizia climatica e interventi rapidi e incisivi per ridurre le emissioni. Tra i molti cartelli in inglese la palma dell’originalità va a “Paul, sorry, but we can’t let it be”. In generale, la stessa creatività ironica e graffiante che si era vista nel corteo di marzo si è manifestata anche oggi.

Il corteo è partito da Piazza Castello e percorrendo via Broletto è passato davanti al negozio Enel sbarrato dalle serrande (precauzione dopo l’occupazione di due giorni fa?), immagine simbolica della chiusura dei colossi dell’inquinamento alle richieste dei giovani.

Ha poi proseguito come una fiumana colorata e inarrestabile e si è concluso con un sit-in davanti alla sede della Regione Lombardia, sorda per ora alla richiesta di dichiarare l’emergenza climatica e ambientale che è invece stata accolta dal Comune di Milano.

Foto di Thomas Schmid Silvio Bruschi, Matilde Mirabella