Gli Stati Uniti hanno accusato il fondatore di WikiLeaks Julian Assange di aver violato la norma anti-spionaggio risalente al 1917. Giovedì il Dipartimento di Giustizia ha annunciato 17 nuove accuse contro Assange per il suo ruolo nelle rivelazioni fatte da  Chelsea Manning nel  2010, in un caso che secondo molti rappresenta una grave minaccia per il Primo Emendamento della Costituzione americana (che garantisce tra l’altro la libertà di parola e stampa, N.d.T.).

Questa è la prima volta che un giornalista è stato accusato in base a una legge risalente alla  Prima Guerra Mondiale. Assange potrebbe essere condannato fino a 10 anni per ogni capo d’accusa e quindi a un totale di 170 anni di prigione. Quando la notizia è trapelata, Trevor Timm della Freedom of the Press Foundation ha detto: “In parole povere, queste accuse senza precedenti contro Julian Assange e WikiLeaks sono la minaccia più significativa e terrificante al primo emendamento nel 21° secolo”.