Darfur / Nilo bianco / Nilo blu – Per la terza settimana consecutiva, migliaia di sudanesi hanno continuato il loro sit-in fuori dal quartier generale dell’esercito a Khartoum e in altre città del paese per chiedere il pieno trasferimento del potere al governo civile, l’arresto di figure dell’ex regime e funzionari corrotti e il loro rinvio a giudizio.

Proseguono le marce a favore della libertà in corso a Khartoum, El Fasher e Zalingei nel Darfur, Tendelti nello stato del Nilo Bianco, Wad Madani nello stato di El Gezira, giunto ieri in autobus al sit-in davanti al Comando Generale dell’esercito a Khartoum; El Obeid nel Nord Kordofan, Port Sudan nello stato del Mar Rosso, El Gedaref, Sennar, Senga e El Damazin nello stato del Nilo Blu hanno assistito a enormi sit-in di fronte a unità militari in queste città a sostegno della rivoluzione e della protezione dei loro redditi.

Ieri [24 aprile, ndt], anche la folla di El Gedaref si è trasferita a Khartoum a sostegno dei manifestanti davanti al Comando Generale, mentre il sit-in a El Gedaref continuava davanti alla Seconda Fanteria della città.

Nilo Blu

Ieri gli avvocati dello stato del Nilo Blu hanno lanciato una grande manifestazione di solidarietà alle decisioni della Dichiarazione delle Forze della Libertà e del Cambiamento.

I partecipanti hanno alzato gli striscioni confermando che l’Associazione Sudanese dei Professionisti li rappresenta e altri inneggiavano al processo del corrotto e dei criminali, e allo stato di diritto.

Un gruppo di attori di teatro si è esibito due giorni fa al il sit-in di Ed Damazin, capitale dello stato del Nilo Blu.

I manifestanti hanno detto a Radio Dabanga: “Gli eventi sono iniziati martedì e continueranno ogni giorno davanti al sit-in per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla rivoluzione, gli obiettivi e le richieste”.

Port Sudan

Ieri i lavoratori della Red Sea Ports Corporation nel Sudan orientale, insieme ad agenti doganali, hanno marciato fino al quartier generale dell’esercito a Port Sudan per sostenere i sit-in nel paese.

Il giornalista El Amin Sinada ha riferito che i manifestanti sono arrivati al sit-in a Port Sudan dove sono stati accolti dai rappresentanti delle masse in mobilitazione, che hanno spiegato i loro problemi e il loro lavoro precario, non riconosciuto come a tempo pieno nonostante siano le vere e attive forze della Sea Ports Corporation. Hanno anche espresso pieno sostegno alle forze della Libertà e del Cambiamento.

I lavoratori hanno indetto uno sciopero di quattro giorni a sostegno del movimento nel paese.

Zalingei

Martedì scorso i residenti di Zalingei nel Darfur centrale hanno marciato attraverso la città di prima di raggiungere la guarnigione dell’esercito.

El Shafi Abdallah, uno dei leader dei campi per sfollati nel Darfur centrale, ha detto a Radio Dabanga che i manifestanti hanno consegnato un memorandum al governatore ad interim dello stato per chiedere l’attuazione delle richieste delle forze della libertà e del cambiamento e la consegna del potere a un governo civile, lo scioglimento di tutte le organizzazioni e gli organi di potere, l’arresto di tutte le figure del precedente regime, l’immediato rilascio di tutti i prigionieri di guerra e la consegna alla giustizia degli autori dei crimini nel Darfur, sui Monti Nuba e sul Nilo Blu.

Darfur Meridionale

Nel Darfur Meridionale gli sfollati dei campi della località di Kass hanno chiesto al consiglio di transizione di consegnare immediatamente il potere a un governo civile e la consegna degli autori di genocidi, crimini di guerra e crimini contro l’umanità nel Darfur, guidati dal presidente spodestato Al Bashir, alla Corte penale internazionale dell’Aia, nonché il rilascio di tutti i detenuti per questioni politiche e dei prigionieri di guerra, lo scioglimento del partito del Congresso nazionale, l’arresto dei suoi leader e lo smantellamento della sicurezza e degli apparati politici.

Nilo Bianco

Mercoledì mattina gli abitanti della località di Tendelti, nello stato del Nilo Bianco, hanno marciato in massa per le strade principali della città, alzando la bandiera del Sudan e cantando slogan della rivoluzione.

Hanno salutato gli eroi della rivoluzione di dicembre-aprile e pregato per l’anima dei martiri della rivoluzione, e hanno elogiato il favore delle forze armate alle richieste dei rivoluzionari.

Hanno consegnato un memorandum alla sede locale di Tendelti e al comitato di sicurezza locale, invitandolo a rispondere alle richieste dei rivoluzionari, a risolvere il problema dell’acqua potabile e a fornire pane, farina e carburante.

Darfur Settentrionale

Mercoledì scorso gli avvocati del Darfur Settentrionale hanno organizzato una marcia pacifica di protesta davanti all’edificio degli avvocati del grande mercato di El Fasher fino al complesso giudiziario.

Gli avvocati hanno cantato e gridato slogan che chiedevano al consiglio militare di consegnare il potere a un governo civile e perseguire i membri corrotti del precedente regime.

Gli slogan chiedevano l’indipendenza della magistratura, lo stato di diritto, il rapido rilascio di detenuti e prigionieri e lo smantellamento del precedente regime.

Gli avvocati hanno anche chiesto il recupero dei diritti delle persone colpite al mercato di Almawasir a El Fasher.

Il capo dell’ordine degli avvocati dello stato, Muawiya Abusam, ha detto che la marcia di protesta e la marcia che gli avvocati stanno conducendo oggi sono la risposta al movimento rivoluzionario in tutto il paese insorto dal 6 aprile ininterrottamente.

Ha aggiunto che si tratta inoltre di una marcia in preparazione di quella principale, che sarà condotta dall’Associazione Sudanese Professionisti nello stato giovedì alle 13:00.

 

Traduzione dall’inglese di Matilde Mirabella

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