Abbiamo intervistato Guillermo Sullings, ex candidato umanista argentino alla Presidenza della Nazione e attuale coordinatore della Rete di Democrazia Reale al IV Forum Umanista Latinoamericano, che si riunirà a Santiago del Cile il 10, 11 e 12 maggio in varie località del quartiere Yungay.

Pressenza – Vorremmo sapere: qual è il lavoro che fanno?

Guillermo Sullings – Questa rete non è un’organizzazione, piuttosto una convergenza di persone interessate all’argomento, perché ci preoccupa la situazione delle attuali democrazie, che sono formali e bugiarde. Alcuni di noi, che si sintonizzano e comunicano in questa rete, stanno implementando alcune azioni: c’è chi svolge funzioni nei comuni e lì promuove attività in cui la partecipazione è aperta alla base sociale, altri lavorano in un sindacato dove cercano di utilizzare alcuni strumenti di democrazia diretta. Nel mio caso ho coordinato un workshop sul Bilancio partecipativo, altri stanno studiando progetti di legge sulla responsabilità politica. Molti altri non stanno svolgendo attività e vogliono semplicemente discutere su questi temi nel nostro gruppo facebook, o in chiacchierate presenziali o virtuali. Abbiamo appena iniziato.

Pressenza – Perché l’incontro presenziale nell’ambito del Forum Umanista Latinoamericano? Cosa vi aspettate da quell’incontro?

GS: Crediamo proprio che un incontro faccia a faccia nell’ambito di questo Forum ci permetterà di approfondire questi temi, rafforzare lo scambio e arricchire le reciproche esperienze e conoscenze, giungere ad alcune conclusioni, e da lì convergere su qualche progetto che possiamo mettere in moto con coloro che lo desiderano. Credo anche che molte delle aree tematiche affrontate da altre reti che parteciperanno a questo Forum abbiano molti punti di connessione e sicuramente saremo in grado di ampliare il nostro punto di vista con il contributo di altri e contribuire allo stesso tempo con quanto possiamo. Ci auguriamo che questo incontro ci permetta di consolidare un obiettivo e chiarire alcune immagini di azione a cui invitare molte più persone e organizzazioni interessate all’argomento.

Pressenza: Come pensate di dare continuità al lavoro dopo questo Forum?

GS: L’obiettivo a lungo termine è quello di configurare nella società la necessità di cambiare l’attuale sistema democratico dominato dal potere economico e dalle leadership della casta politica, con un nuovo modello di democrazia, quello di una popolazione partecipativa e potente che recupera la propria sovranità. Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario lavorare sodo sulla diffusione e sul chiarimento degli strumenti della Democrazia Reale, ma anche sulla loro pratica e sperimentazione, per evitare di cadere nello sviluppo di sovrastrutture teoriche che non siano poi accompagnate da un cambiamento culturale che le rende praticabili. Penso quindi che la continuità di questa rete debba essere proiettata su un percorso di permanente interazione tra teoria e pratica, e da questo punto di vista intraprendere il compito di ampliare la partecipazione su progetti concreti.

Pressenza: Vuoi aggiungere qualcosa per i nostri lettori riguardo all’incontro di maggio a Santiago?

GS: Anche se sto lavorando specificamente sulla rete di Democrazia Reale, penso che l’unico modo per realizzare le trasformazioni di cui il mondo ha bisogno in tutti i settori sia attraverso la convergenza tra reti diverse, una sorta di Rete di Reti, che a un certo punto accumuli la forza necessaria per realizzare i cambiamenti. E in questo senso, sono certo che questo tipo di incontri contribuisca molto nella convergenza in quella direzione.

Traduzione dallo spagnolo di Matilde Mirabella