Nel terzo anniversario dell’accordo UE-Turchia in Grecia, siglato il 18 marzo 2016, chiediamo ai leader europei di attivarsi per mettere fine alle pericolose politiche di contenimento dei migranti negli hotspot sulle isole greche e per garantire l’immediata evacuazione di tutte le persone vulnerabili, in particolare i bambini, verso sistemazioni più adeguate sulla terraferma o in altri paesi dell’Unione Europea.

Negli ultimi tre anni, l’accordo UE-Turchia ha bloccato migliaia di uomini, donne e bambini in condizioni degradanti, malsane, di sovraffollamento e insicurezza, con scarso accesso ai servizi sanitari di base. Tutto questo ha portato a un peggioramento nelle loro condizioni di salute fisica e mentale, provocando una situazione di miseria diffusa.

La Grecia è diventata una sorta di discarica dove lasciare gli uomini, le donne e i bambini che l’Unione Europea non è riuscita a proteggere. Ciò che un tempo veniva definito come ‘emergenza rifugiati’ ha aperto la strada a livelli ingiustificabili di sofferenza umana sulle isole e la terraferma greche. Le autorità europee e greche continuano a privare persone vulnerabili della loro dignità e salute, apparentemente nel tentativo di scoraggiare altri dal venire in Europa. È una politica crudele, inumana e cinica, e deve finire. Emmanuel Gouè Capo missione MSF in Grecia