La crisi in Venezuela ci addolora, ci interroga e ci preoccupa, poiché sono tante le ingiustizie, le violazioni di diritti e le violenze patite dal popolo venezuelano e sono gravi le minacce di una tragica guerra civile interna, con infiltrazioni esterne, a motivo degli interessi economici intorno al petrolio di cui è ricco il territorio venezuelano.

Come membri del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione):

– Denunciamo la violazione dei diritti umani del popolo del Venezuela; diritti imprescindibili che debbono essere ristabiliti e sempre tutelati.

–  Chiediamo al governo italiano di schierarsi a favore del rispetto dei diritti umani, dello stato di diritto e delle norme internazionali  e di fare appello a Nicolas Maduro e Juan Guaidò, ai loro sostenitori, ai militari venezuelani, perché si eviti la via della violenza, dell’odio, della morte e della distruzione. Solo attraverso la nonviolenza, il dialogo, la ricerca del bene comune, si può dare soluzione giusta al conflitto.

–  Chiediamo all’Italia di sostenere nel consesso internazionale il rispetto dei diritti fondamentali.

– Chiediamo che l’Italia, l’Unione Europea e l’ONU si offrano come mediatori per una soluzione pacifica del conflitto, scongiurando interventi militari di qualsiasi nazione.

– Chiediamo alle parti in cause di rinunciare ad ogni forma di violenza.

– Chiediamo che venga sospeso l’embargo nei confronti del Venezuela ed il sequestro dei beni del Venezuela, del tutto illegale e contrario al diritto internazionale.

– Chiediamo l’immediata apertura di corridoi per gli aiuti umanitari alla popolazione sofferente.

– Facciamo appello perché sia rispettato il diritto alla libertà di espressione in Venezuela, che i prigionieri politici siano liberati, che sia riconosciuta l’Assemblea nazionale, e che vengano indette rapidamente elezioni libere e democratiche, riconoscendo che spetta al popolo venezuelano decidere del suo futuro, nel rispetto dei diritti civili e politici di tutti.

MIR-Movimento Internazionale della Riconciliazione

-Appello deliberato dal Consiglio Nazionale del MIR riunitosi il 23 febbraio 2019