E’ una vergogna e il Movimento 5 Stelle ne pagherà le conseguenze. Qualcuno l’ha già battezzato Movimento 5 Stalle, secondo il vecchio detto dalle stelle alle stalle. E a tuffarsi nelle stalle, il Movimento ci ha pensato da solo quando si è alleato con Salvini, capo di un movimento fondato su egoismo, individualismo, razzismo, sfruttamento. La classica ideologia fascista che usa il paravento di patria e nazione per convincere gli esclusi di casa propria che i nemici non sono ricchi che parlano la loro stessa lingua, ma gli stranieri, in particolare quelli che presi dalla disperazione tentano di trovare rifugio in casa di quei popoli da cui sono stati sfruttati per secoli.

Una visione che il M5S ha abbracciato in pieno dal momento che dichiarandosi né di destra né di sinistra, non sa né chi sia, né dove voglia andare. Parla confusamente di poteri forti, senza rendersi conto che ora non è più all’opposizione, ma al governo. Se ha individuato il potere forte che gli sta mettendo il bastone fra le ruote rispetto alla volontà di voler fare giustizia e applicare la Costituzione, smetta di parlarne per allusioni e lo indichi chiaramente illustrando le misure che intende prendere per disarmarlo. La realtà è che con i poteri forti vuole andarci a nozze per avere anche lui la possibilità di rimanere sulla poltrona, esattamente come hanno fatto tutti gli altri partiti. Ma poiché fa di una finta democrazia la sua bandiera, poi cerca di dare al popolino un ossicino affinché non gli faccia mancare il suo consenso quando si torna alle elezioni.

E lo ripeto: tutto ciò che questo governo sta partorendo sul piano sociale è al livello di ossicini messi sul conto non del 10% straricco che possiede il 50% del patrimonio nazionale, ma dello Stato pantalone, ossia di noi stessi che ci ritroviamo sul groppone un debito sempre più alto e che ci obbligherà a pagare interessi sempre più elevati, riducendo ulteriormente servizi, pensioni e sussidi. E che le parole del M5S contro i poteri forti siano solo fumo, lo dimostra il fatto che si accanisce contro la BCE e la Commissione Europea, che è come prendersela con i cani invece che contro i padroni di casa. I veri padroni sono i signori della finanza, che però nessuno ha intenzione di colpire ad esempio congelando il pagamento degli interessi sul debito pubblico e la restituzione del relativo capitale. Al contrario ai signori della finanza si promette di portare il loro carico fiscale al 15% esattamente come al disgraziato che guadagna 15000 euro l’anno.

E tanto per portarci fuori strada, alla fine Lega e M5S vogliono farci credere che i veri colpevoli della nostra disoccupazione e della nostra decadenza sociale sono gli immigrati ai quali è stata dichiarata guerra totale. Forti con i deboli e deboli con i forti è il vecchio motto dei vigliacchi, che poi però non hanno neanche il coraggio delle proprie posizioni. Tant’è che Salvini, prontamente imitato da Di Maio e Toninelli, sostiene di voler fare annegare gli immigrati in mare per amore verso di loro, per stroncare il traffico di esseri umani. Peccato che i capi del traffico siano gli stessi militari libici a cui l’Italia fornisce motovedette e soldi.

A questo mare di ipocrisia, finalmente la magistratura ha deciso di mettere uno stop, chiedendo che Salvini venisse processato per sequestro aggravato di persona “per avere nella sua qualità di Ministro degli Interni e abusando dei suoi poteri, privato della libertà personale 177 migranti di varie nazionalità”. Ma poiché la nostra Costituzione supergarantista prevede che per processare un ministro ci vuole l’approvazione del Parlamento affinché escluda che il fatto sia stato commesso nell’interesse dello stato, si è reso necessaria la richiesta di approvazione a procedere da parte del Senato. Una decisione che nonostante la loro bocca buona, metteva in difficoltà il gotha dei 5 Stelle che ha preferito ripararsi dietro un voto così detto della base che però nessuno ha la possibilità di controllare.

Ed alla fine il M5S ha decretato che in nome dell’interesse dello stato è ammesso anche il sequestro aggravato di persona. Loro che hanno detto no all’alleanza con Berlusconi per i reati privati di cui era macchiato, alla fine hanno deciso di salvare un ministro che non si fa scrupolo a calpestare i diritti umani pur di arrivare dove vuole. Niente di nuovo sotto il sole: la storia è piena di governi che pur di realizzare i propri obiettivi hanno violato libertà e diritti civili. Ma li abbiamo sempre condannati come fascismo a cui non riconosciamo diritto di cittadinanza. Oggi il fascismo sta tornando e fa veramente male scoprire che sta tornando grazie a chi si è sempre presentato come difensore della democrazia e dei valori costituzionali. Purtroppo c’eravamo sbagliati.