Oggigiorno è chiaro a tutti che siamo immersi in una crisi di civiltà, in un risvolto della storia in cui si aprono due vie: quella dell’umanesimo e quella dell’antiumanesimo.

L’attuale contesto è dato fondamentalmente da due fatti:

-L’antiumanesimo sta vincendo a man bassa. In tutto il pianeta si vota per governi violenti, escludenti e xenofobi e, davanti a questo fenomeno, quasi l’unica risposta è l’antirazzismo, l’antifascismo. Sono appena visibili delle risposte propositive.

Parallelamente stanno sorgendo delle piccole iniziative che vanno in una direzione realmente interessante e, inoltre molte persone sono in attesa di qualcosa, perché desiderano altri modi di vedere, sentire, fare e forse è arrivato il momento di dare un segnale.

-Sia a livello personale che collettivo abbiamo accumulato fin troppe ferite, del passato o attuali, che ci impediscono di andare avanti. Conflitti interni con se stessi, con altre persone, credenze, conflitti tra popoli o paesi, con la natura…

Forse è giunta l’ora di provare un altro tipo di risposta e cercare di “pensare, sentire e agire nella stessa direzione”.

Forse è giunta l’ora di offrire la Riconciliazione come cammino intenzionale che cerca di comprendere in profondità la situazione conflittiva e che nasce da una ferma determinazione personale e collettiva al fine di opporre resistenza alla violenza, di superare le contraddizioni e di cercare, nell’azione, di “trattare gli altri come ci piacerebbe essere trattati”.

Ci sono degli esempi: l’Ubuntu nella cultura sudafricana, la Compassione nella cultura buddista, il Kintsikuroi nella cultura giapponese…

Quanta energia si potrebbe liberare ed essere disponibile per cause migliori se fossimo capaci di riconciliarci con noi stessi, con l’altro/a, tra generi, tra diverse credenze, all’interno dello stesso credo?

Forse è arrivata l’ora di curare e di superare le molteplici ferite che ci siamo inflitti e che abbiamo inflitto agli altri.

Magari adesso è il momento giusto per proporre gli “Incontri di Riconciliazione”.

Noi che sentiamo la necessità di fare qualcosa in questo senso, ci mettiamo d’accordo per mettere in moto questa Proposta e ti invitiamo a prendere contatto con noi.

Gruppo di Studio e Pratica sulla Riconciliazione
Informazioni: humanareconciliacion@gmail.com

Proposta

INCONTRI DI RICONCILIAZIONE

Poiché “un esempio vale più di mille parole”, sarebbe meglio se, prima di leggere la proposta, si prenda visione di questo video potente, bello e profondo:

Tamburi della riconciliazione (Ingoma Nshya, tamburi che curano le donne in Ruanda)
https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=rMe8BPnvGpo

Uno dei temi essenziali dell’essere umano è quello della Riconciliazione nel contesto del superamento della sofferenza.

Sappiamo che è fondamentale riconciliarsi, sia a livello personale che sociale, per sciogliere i nodi del passato e liberare il cammino di modo che l’energia circoli liberamente.

Pertanto proponiamo per quest’anno 2019 degli Incontri di Riconciliazione con se stessi, tra persone, popoli, paesi, con la Natura e con il nostro caro pianeta Terra.

Possono realizzarli le Associazioni, gli Enti, i Comuni che vogliano organizzare delle attività (conferenze, tavole rotonde, documentari, proiezione di film, workshop, seminari, ritiri, incontri…) che possano culminare verso la fine dell’anno con piccoli o grandi Incontri in cui realizzare una Esperienza di Riconciliazione (comunicazione diretta, trasmissione di esperienza e trasferenza di contenuti).

Sappiamo, per esperienza diretta, che quando mettiamo insieme le volontà siamo capaci di integrare grandi insiemi umani.

Sappiamo, per esperienza diretta, che quando un’idea-sentimento accende una specie di “fuoco sacro” tra di noi e dentro di noi, non ci sono impedimenti o barriere che possano frenarla.

Sappiamo, per esperienza diretta, che quando ci poniamo con la nostra parte migliore verso la parte migliore degli altri, ci sentiamo bene: con Pace, con Forza e con dolce Allegria.

Sarà difficile, all’inizio, coinvolgere i Governi, ma potremo sicuramente arrivare alle associazioni, ai centri educativi, ai Comuni, ai Governi Regionali e, in ogni caso, al cuore della buona gente.

Incontri di Riconciliazione in cui, per esempio nel caso della Spagna e del Sudamerica:

la Spagna si scusi per la violenza e la sofferenza che produsse a persone e ai popoli del Centroamerica e del Sudamerica.

I discendenti dei grandi imperi Mesoamericani e Andini si scusino per la violenza e la sofferenza che provocarono a persone e popoli.

I governi Centroamericani e Sudamericani si scusino per la violenza e la sofferenza che praticarono, e che ancora oggi alcuni praticano, nei confronti di persone e popoli originari.

Ci scusiamo per la violenza e la sofferenza che abbiamo causato ad altre persone.

Ciascuno si scusi per la violenza e la sofferenza che ha fatto a se stesso.

O per esempio, nel caso del maschilismo e la violenza di genere: si prenda contatto con associazioni femministe e si offrano dei workshops, dei documentari per culminare verso la fine dell’anno con un Incontro di Riconciliazione in cui:

Chiunque possa parlare della propria esperienza o della propria ferita.

Parlino gli uomini, scusandosi per la violenza esercitata sulle donne.

Ci scusiamo per la violenza e la sofferenza che abbiamo causato ad altre persone.

Chiunque si scusi per la violenza e la sofferenza che ha fatto a se stesso.

E tutto ciò serva da esempio per promuovere in tutto il pianeta degli Incontri di Riconciliazione grandi o piccoli, in cui tutti ci riconciliamo con tutti, cominciando da se stessi, poi con gli altri, con la natura e con la nostra amata casa: la Terra (commovente Pianeta azzurro). E si possa finire con delle Esperienze di Riconciliazione e abbracci collettivi.