13 dicembre 2018, per Articolo21 è una giornata di festa, una giornata per essere soddisfatti del lavoro che quotidianamente il giornalismo compie per illuminare storie, situazioni, fatti che altrimenti cadrebbero facilmente nell’oblio. Un pensiero fatto di luoghi comuni porta ad un linguaggio che ripete: tanto, a cosa vuoi che serva, è come combattere contro i mulini a vento…ma le parole che accompagnano le nostre azioni sono fondanti, nella formazione del pensiero.

Noi genitori di Giulio Regeni stiamo vivendo personalmente quanto la sinergia tra le storie ed un giornalismo coerente siano una possibilità per tutti coloro che purtroppo si trovano ad affrontare vicende a volte inimmaginabili per la loro tragicità.

Poi c’è il 14 dicembre, il 14 è la data che ogni mese mette in contro luce il punto sulla ricerca della Verità e Giustizia, per Giulio e tutti i Giuli e tutte le Giulie d’Egitto. Vi ringraziamo per il Vostro aiuto, per la “scorta mediatica” che è divenuta anche per cittadini non giornalisti un modo di pensare, osservare, chiedere, pretendere.

La “scorta mediatica” ha assunto anche il significato di “vicinanza empatica”, per noi con la famiglia di Andy Rocchelli, fotoreporter ucciso nel Donbass il 24 maggio, per il cui omicidio è in corso il processo a Pavia e sappiamo che la Fnsi si è costituita parte civile. Siamo vicini anche a Denis Cavatassi, unico cittadino italiano al mondo condannato alla pena di morte ed in attesa di conoscere l’esito della sentenza della corte suprema Thailandese.

Per lui chiediamo di aderire all’iniziativa lanciata da Alessandra Ballerini di mandare una lettera a Denis per fargli sapere che non è solo. Infine cogliamo l’occasione per lanciare una proposta: cerchiamo giornalisti e giornaliste disposti a fare un passo in più nella strada in salita per la verità per Giulio: chi è disposto/a ad andare al Cairo per Giulio ? Se qualcuno di voi ha alzato in cuor suo la mano chiediamo di raccordarsi con la nostra legale.

Grazie ancora e buon lavoro, Paola e Claudio Regeni

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