Cari amici,

restano solo 4 settimane per impedire il genocidio dei Kawahiva incontattati dell’Amazzonia.

È necessario adottare alcune misure cruciali per proteggere la loro terra prima che il neo-eletto presidente del Brasile Jair Bolsonaro entri in carica il primo gennaio prossimo. I funzionari sul campo incaricati di monitorare il territorio della tribù, inoltre, hanno bisogno del sostegno della polizia.

Ci aiuterete?

Due minuti del vostro tempo possono fare una differenza enorme per i Kawahiva. Sono costretti a vivere in fuga per sfuggire alle violenze dei taglialegna illegali che operano nella loro terra. Attacchi e malattie hanno già ucciso i loro famigliari, e i sopravvissuti rischiano l’estinzione. 

Ma se la loro terra sarà protetta, potranno prosperare. 

Nell’aprile 2016 – grazie alla pressione di sostenitori di Survival come voi – il Ministro della Giustizia brasiliano ha firmato il decreto di creazione di un territorio protetto per i Kawahiva.

Il decreto deve essere attuato prima che Bolsonaro cerchi di bloccarlo. Ricorderete certamente quello che ha detto qualche tempo fa: “Se diventerò Presidente, non ci sarà un solo centimetro in più di terra indigena!”.

Per favore invia subito una e-mail al Ministro della Giustizia del Brasile, prima che sia troppo tardi. Grazie.

Francesca Casella
Direttrice di Survival International Italia

————————

Copia-incolla nella tua email il testo proposto qui di seguito. Mandare un testo personale è ancora più efficace ma se non hai tempo, va benissimo anche il testo proposto da noi. E scrivi pure in italiano!

A: chefiadegabinete@mj.gov.brgabinetemj@mj.gov.br
Cc: presidencia@funai.gov.br
Ccn: info@survival.it (questo è facoltativo, ma è importante per il nostro monitoraggio)

Oggetto: Protezione per la terra dei Kawahiva entro il 2018

Egregio Ministro,

La esorto cortesemente a intraprendere nelle prossime settimane le ultime misure necessarie a proteggere la terra dei Kawahiva incontattati.

I Kawahiva sono uno dei popoli più vulnerabili al mondo. Gli attacchi dei taglialegna e degli allevatori illegali hanno già ucciso i loro famigliari, e adesso rischiano l’estinzione.

Al contrario, potranno prosperare se la loro terra – il territorio indigeno del Rio Pardo – sarà protetta come stabilito dalla Costituzione brasiliana e dal decreto firmato dal suo ministero nel 2016.

Chiedo a Lei e al Presidente del FUNAI di garantire il sostegno della polizia alle squadre del FUNAI che lavorano per proteggere quella terra, e di agire prontamente per ultimare la demarcazione del territorio dei Kawahiva entro il 2018.

Cordiali saluti.