Si è concluso all’alba del 26 agosto il lungo presidio antirazzista che ha sostenuto i 150 migranti trattenuti illegalmente a bordo della nave Diciotti.

Il presidio è stato fondamentale per l’organizzazione della resistenza all’offensiva razzista e fascista messa in atto dal governo, consentendo l’aggregazione e la partecipazione degli antirazzisti e delle antirazziste e mettendo in campo iniziative e momenti di lotta culminati nella grande manifestazione del 25 agosto, che ha visto la partecipazione di oltre 3000 persone.

La nostra determinazione a non abbondonare il porto prima che i migranti e le migranti fossero fatti sbarcare, nonostante la creazione di una zona rossa attorno alla nave e le ingiustificate cariche della polizia, è stata senza dubbio fondamentale per la soluzione della vicenda.

Il ministro dell’interno ha approntato in extremis una soluzione funzionale alla sua campagna mediatica: i migranti andranno in Albania e in Irlanda, altri saranno presi in carico dalla CEI. Quindi, nessuno di loro sarà a carico degli italiani, il popolo leghista e fascista può ritenersi soddisfatto e mantenere la fiducia nel suo leader.

Sui possibili scenari politici dei prossimi mesi, innescati dalla vicenda della Diciotti, avremo modo di discutere e di ragionare, così come sulle pratiche di resistenza che dovremo mettere in atto sin da subito a difesa dei diritti e della democrazia.

Ci preme per adesso sottolineare che se la liberazione dei migranti nella notte del 25 agosto ci ha riempito di gioia, nutriamo molte perplessità sulla soluzione messa in campo dal ministro dell’interno, soprattutto per quello che riguarda l’accoglienza dei migranti in Albania, paese che non fa parte dell’Unione europea e le cui norme in materia di protezione umanitaria non sono conformi al sistema di asilo europeo.

Occorre pertanto vigilare su quanto accadrà ai migranti della Diciotti (attualmente a Messina), che hanno tutti diritto a chiedere asilo e protezione internazionale in Italia, compresi quelli affidati alla CEI, che rimangono in territorio italiano. Qualunque trasferimento dei migranti in paesi extraeuropei sarebbe illegale e richiederebbe un’immediata risposta in termini di denuncia e di mobilitazione.

Rete Antirazzista Catanese, LasciateCIEntrare