Nella Facoltà di Lettere dell’Università di Ibn Zohr ad Agadir, uno studente saharawi è stato brutalmente assassinato il 20 maggio alle 9 del mattino.
Si tratta di  Abderahim Badri, 24 anni,  accoltellato da un gruppo di persone marocchine con ganci e coltelli da spade, affermano fonti saharawi presenti all’università, dove di solito studiano gli studenti saharawi che non hanno un centro universitario nei territori occupati.
L’incidente è avvenuto all’ingresso della facoltà. La vittima non ha ricevuto cure mediche durante il periodo in cui è rimasto lì, morendo.
Il collettivo degli studenti saharawi ha accusato un gruppo di studenti marocchini che sono stati spronati dalle autorità marocchine con l’obiettivo di frenare l’attivismo studentesco saharawi. Sono entrati a volto scoperto mostrando le loro armi coltelli tra i 30 e i 40 cm. Le autorità hanno lasciato il gruppo senza nemmeno essere interrogati dalla polizia.
Gli studenti saharawi aggiungono che si tratta di una vendetta contro Badri a causa del suo attivismo politico. Soprattutto per aver organizzato il’45° anniversario della creazione del Fronte Polisario il 10 maggio alla sede dell’università di Agadir.
Badri era uno degli studenti più attivi nella difesa dei diritti degli studenti saharawi e per il diritto all’autodeterminazione. Organizzava presso l’Università  gli anniversari della RASD, atti di solidarietà con l’Intifada nei territori occupati e azioni di solidarietà con i prigionieri politici saharawi.
Le autorità marocchine vogliono infondere nella popolazione marocchina l’idea che il popolo saharawi e dei loro rappresentanti sono dei criminali.
Gli studenti saharawi chiedono alle Nazioni Unite la necessaria della protezione del popolo Saharawi nei territori occupati.