Il Consiglio Cittadino di Durham, Carolina del Nord, USA, ha fatto la storia questo mese votando all’unanimità di proibire ulteriori scambi fra le proprie forze di polizia e quelle di Israele. 

Migliaia di ufficiali di alto rango, da tutti gli USA, vanno regolarmente in Israele per apprendere tecniche di tipo militare dalle forze armate e di polizia israeliane, quelle stesse forze che impongono l’occupazione militare illegale dei territori palestinesi nella West Bank.

Fra gli allievi non vi sono solo poliziotti locali ma anche sheriffi, guardie di frontiera, ufficiali delle dogane e anti-immigrazione, e agenti del FBI.

Jewish Voice for Peace (JVP – Voce Ebraica per la Pace), la più grande organizzazione ebraica di base che lavora per la piena uguaglianza di tutte le persone nella Palestina israeliana, ha pubblicato un comunicato che applaude alla risoluzione del Consiglio Cittadino di Durham come una vittoria per i diritti umani: “In un tempo di crescente preoccupazione per il crescente stato di polizia e per la violenza delle forze di polizia, in particolare contro le comunità di colore, la città di Durham si pone all’avanguardia nel dichiarare che sicurezza per tutti significa de-militarizzare le forze di polizia”.

Ben Norton di therealnews.com intervista Rebecca Vilkomerson, Direttrice Esecutiva di JVP. Lo scorso anno Rebecca è stata nominata dal Jerusalem Post una delle 50 personalità ebraiche più influenti nel mondo. Rebecca scrive spesso per le maggiori testate statunitensi. Nell’intervista, Rebecca spende molte parole a favore delle varie organizzazioni che hanno preparato per oltre un anno il voto di Durham, e che si stanno mobilitando in maniera analoga in molte altre parti degli USA.
Parlando dello scambio di esperienze abolito, Rebecca dice: “Questa gente sta sostanzialmente cercando di attuare uno scambio delle peggiori pratiche. Israele, sotto la copertura di contrastare il terrorismo, si occupa di schedatura razziale, omicidi extragiudiziali, punizioni collettive. Di certo le forze di polizia degli USA non hanno un gran bisogno di imparare in fatto di razzismo. In compenso insegnano agli israeliani le tecniche di ‘polizia delle finestre rotte’ (del piccolo vandalismo -NdT).
Quindi, in realtà, questi scambi servono sia a Israele che agli USA per inasprire quel tipo di attività poliziesca che prende di mira le minoranze razziali in entrambi i paesi. Invece noi vogliamo proporre un’alternativa che sia davvero per la sicurezza di tutti”.  

 

Il video integrale, in inglese, si trova qui.