Non state a casa, non depositate scheda bianca o resa nulla: fate arrivare alle camere la vostra protesta, a norma di legge.
Il VOTO DI PROTESTA, espressamente previsto agli articoli 72, 74, 81 e 87, ebbe una minima risonanza nei media mainstream in occasione delle consultazioni a cavallo fra il 2008 e il 2014.
Questa volta fa talmente paura che il mainstream non ne parla proprio, oppure lancia qualche messaggio (volutamente?) disorientante.
Però la legge elettorale prevede espressamente che il cittadino possa far verbalizzare al seggio una breve frase che esprima la sua protesta, e al tempo stesso possa evitare che il suo VOTO contribuisca al premio di maggioranza, come invece avviene per le schede bianche o nulle.
Ecco come fare (meglio facendosi accompagnare da persona che fungerà da testimone per ogni evenienza).
1) Presentarsi al seggio con Tessera Elettorale e documento di identità valido, e attendere di essere registrato come votante (timbro sulla tessera elettorale e annotazione nell’apposito registro)
2) Assicurarsi che la propria scheda elettorale venga vidimata ma, quando vi viene consegnata…
3) NON TOCCARE la scheda e…
4) Chiedere al presidente di mettere a verbale una dichiarazione di protesta. Questa deve esprimere brevemente la ragione del rifiuto di votare (esempi sotto). Può anche essere scritta, in cinque copie da consegnare al presidente (due per la camera, due per il senato, una da farsi timbrare e restituire).
5a) Se tutto procede regolarmente, andarsene dopo aver ritirato il documento di identità, il certificato elettorale col timbro, e l’eventuale protesta scritta vidimata. Ad ogni buon conto avvertire che l’indomani andrete a verificare se tutto è stato correttamente verbalizzato (vedere sotto).
5b) Se il presidente resiste, mantenere la calma e richiedere l’intervento dell’ufficiale giudiziario (il quale può avere accesso nella sezione per notificare al presidente proteste e reclami relativi alle operazioni della sezione: art. 44 della legge elettorale).
5c) Se il presidente rifiuta anche questo, mantenere la calma e, di fronte a un testimone, avvertire il presidente che sporgerete querela per aver egli/ella ostacolato il vostro diritto di voto (reato penale, punito con reclusione fino a tre anni)… molto probabilmente il presidente farà retromarcia, se no, saprete che cosa fare.
NOTA: copia del verbale di seggio è depositata, nella stessa giornata, nella Segreteria del Comune dove ha sede la sezione, ed ogni elettore della circoscrizione ha diritto di prenderne conoscenza (art. 75 della legge elettorale)
Esempi di frasi da far verbalizzare:
– questo sistema elettorale lede i miei diritti costituzionali / è una truffa / …
– nessuno dei contendenti mi rappresenta / ha nel programma il ripudio di ogni guerra / l’uscita dalla NATO / il ripristino della sovranità monetaria / il pieno riconoscimento del lavoro casalingo / la libertà di scelta terapeutica /…
NOTA: quest’ultima modalità consente di specificare qualche punto del programma elettorale di partiti che sono stati esclusi a causa degli ostacoli procedurali messi in atto dai partiti più grossi.
Riferimenti:
D.P.R. 30 marzo 1957, n° 361 e successive modifiche