Mentre la battaglia tra le forze di sicurezza e gli uomini armati è proseguita all’interno del complesso di Save the Children  a Jalalabad, nella provincia orientale di Nangarhar (Afghanistan)  a partire dalle 17:00  di mercoledì, il governatore Gulab Mangal ha dichiarato che 45 funzionari dell’organizzazione umanitaria  Save di Children sono stati salvati, mentre tre persone, tra cui due dipendenti di Save the Children, sono state uccise e altre 24 persone ferite nell’assalto. Diciotto feriti sono stati dimessi subito dagli ospedali dopo la medicazione. Il governatore ha detto che gli assalitori erano sei e che i funzionari della sicurezza hanno subito perdite ma il numero verrà precisato in seguito. L’attacco è iniziato quando un attentato suicida ha permesso ad altri aggressori di entrare nell’ufficio dell’organizzazione a Jalalabad. Attaullah Khogyani, portavoce del governatore, ha dichiarato a Pajhwok Afghan News che l’attacco è iniziato intorno alle 9 del mattino.

La situazione militare e politica in Afghanistan è in continuo peggioramento. Gli attentati terroristici quotidiani condotti dal movimento dei talebani e da altri gruppi radicali, sono rivolti non solo al governo e alle strutture militari, ma anche ai civili. I talebani controllano circa il 35 per cento del territorio afghano, soprattutto nelle zone rurali, ma hanno aumentato le operazioni sovversive nelle grandi città, tra cui Kabul. Lo Stato islamico (Isis) sta costruendo la sua forza e l’influenza in Afghanistan e cerca di controllare altri gruppi dell’opposizione armata. L’esercito afghano e la polizia subiscono notevoli perdite nelle battaglie con l’opposizione armata, dimostrando l’impossibilità di frenarne l’attacco. Le ragioni principali sono l’insufficiente efficienza di combattimento, la scarsa paga dei soldati, la corruzione e la disperazione.

 

Traduzione in italiano basata  su un articolo di giornalista afghano