ORTOGRAFRICA, fusione di ortografia e Africa, è molto più di un gioco di società, è uno strumento e un concetto che riunisce le generazioni e i popoli attorno alla (ri)scoperta della storia, della geografia e dell’economia africana.

 

“La storia dell’Africa sarà scritta dagli Africani”.
Ispirandosi a questa dichiarazione citata da molti capi di Stato africani, come Lubumba (1960) e Abdou Diouf (2012), Olivier Kayomo ci invita a giocare per scoprire l’Africa.

ORTOGRAFRICA, fusione di ortografia e Africa, è molto più di un gioco di società, è uno strumento e un concetto che riunisce le generazioni e i popoli attorno alla (ri)scoperta della storia, della geografia e dell’economia africana.
La voglia di creare questo gioco gli è stato suggerito dalle sue interazioni con il figlio.

Raccontare la storia dell’Africa, suo paese d’origine, i grandi nomi che hanno segnato il continente, il commercio, la cultura, il turismo; in breve … questo vecchio candidato alle elezioni di Bruxelles ha voluto trasmettere tutto questo patrimonio.

Ricordiamoci del gioco dei Monopoli: teneva il posto della TV nelle capanne e riuniva intorno a un tavolo tutti i membri della famiglia, nonno compreso. Questa è la prima sfida che Olivier Kayomo si augura di vincere all’interno della diaspora africana, ma anche del continente africano.

La sua seconda sfida consiste nell’aumentare il livello di espressione orale e scritta dei bambini e dei giovani africani (o di origine africana) in Congo, a Bruxelles e altrove.

Prima del gioco, i concorsi ortografici
Questo gioco fa seguito ai concorsi ortografici già organizzati in Congo. Durante questi tornei, ogni bambino è invitato a presentarsi in pubblico con voce alta, davanti a un microfono, ben piazzato su entrambi i piedi, postura fiera ed elegante:
“Buongiorno, mi chiamo Akelaah Ikete, il mio nome è congolese, di origine Mongo. Alcuni dicono che IKETE è un gancio da pesca che corrisponde a Ndobo in Lingala, e quindi una trappola, l’amo. Altri dicono che è un uccello che annuncia la diminuzione dell’acqua nel fiume. Io conto di diventare un medico».
Per 3 mesi Akeelah verrà esercitato a memorizzare l’ortografia di parole legate alla sua futura professione, e potrà ottenere un premio al concorso sull’ortografia delle parole, in gran parte ispirato al film americano “Akeelah and the Bee” (Akeelah e l’ape).
Questa fase dell’esercitazione consentirà anche al nostro piccolo Akeelah di scoprire alcuni grandi autori della letteratura africana francofona, come Aimé Césaire, ma anche i grandi classici, come le favole di La Fontaine.
Alla fine del periodo di allenamento Akeelah avrà acquisito strategie di memorizzazione, ma anche molta fiducia in se stesso e motivazione. Avrà lavorato intorno a un progetto chiaro e preciso, avrà disegnato il suo albero genealogico e capito il significato del suo nome, tanti ingredienti insomma per celebrare il nonno o l’antenato di cui perpetua il nome.
Un altro successo consisterà nel riconciliare la gioventù africana con i mezzi di espressione orale e scritta, grazie a un lavoro di partenariato e di sostegno alle scuole.

Celebrare il nonno, l’albero genealogico, il proprio nome e gli antenati intorno a un gioco intergenerazionale, messo in scena in base a un progetto comune… ci si doveva pensare, e noi ringraziamo Olivier per questa sfida.
“L’Africa è la mia culla, e Bruxelles è la mia madre adottiva, entrambe sono parte di me!”. Speriamo che queste parole di Kayomo risuonino in ciascuno di voi, perché testimoniano quanto l’interculturalità sia una ricchezza incredibile per la società che rappresentiamo. Il mondo è pieno di talenti speciali e ne possiamo essere fieri.

 

www.orthografriquelejeu.com

 

Traduzione dal francese di Mariapia Salmaso