La Coordinatrice di Barcelona En Común (gruppo comunale che presiede la giunta comunale di Barcellona, guidato dal sindaco Ada Colau) ha aperto oggi, tra i suoi partecipanti, il dibattito sulla situazione politica in Catalogna. L’applicazione dell’art. 155 per la Catalogna è stata considerata come lo scenario peggiore.

Secondo il comunicato stampa emesso, “questo dibattito avrà luogo con gli attivisti e le attiviste dell’organizzazione in accordo ai propri ritmi, senza lasciare che interferiscano pressioni di altri partiti e attori politici”. Dall’inizio del processo di indipendenza della Catalogna, Barcelona En Común ha subito pressioni affinché prendesse posizione a favore o contro il processo, in questo posizionamento binario che esigono le due parti. La risposta della sindaca è sempre stata quella di reclamare il dialogo tra le due posizioni.

L’organizzazione ha ratificato il posizionamento che afferma: “né dichiarazione di indipendenza, né 155, bisogna optare per il dialogo”, e ha criticato duramente l’attacco all’autogoverno che l’applicazione dell’art. 155 da parte del governo centrale, così come formulato dall’esecutivo di Mariano Rajoy, presuppone. In questo senso, chiede un’assunzione di responsabilità a tutti gli attori politici implicati per evitare il peggiore degli scenari possibili, ovvero l’applicazione di questo articolo.

I gruppi indipendentisti, Partit Demòcrata Català (PDCAT) e Esquerra Republicana de Catalunya (ERC) chiedono alla sindaca di rompere il patto con il Partito socialista della Catalogna (PSC), che mantiene da un anno e mezzo nella giunta comunale di Barcellona. In risposta a questa richiesta, i comuni ricordano di essere un movimento municipalista e la loro priorità è prima di tutto quella di portare avanti politiche comunali trasformatrici. In questo senso, la richiesta di CDCAT e ERC viene valutata come irresponsabile nei confronti della città, dato che risponde a interessi partitici che vengono anteposti agli interessi della città stessa.

D’altra parte, Barcelona En Común considera positivamente l’iniziativa di alcuni sindaci e sindache del PSC che hanno fortemente manifestato il proprio rifiuto all’applicazione dell’articolo. Concretamente, i sindaci dei comuni di Santa Coloma de Gramenet (Núria Parlón), Terrassa (Jordi Ballart), Granollers (Josep Mayoral) e Castellar del Vallès (Ignasi Giménez) hanno pubblicato un testo congiunto nel quale chiedono al partito di non validare l’applicazione in Catalogna dell’articolo 155 della Costituzione. Barcelona En Común sollecita il PSC di Barcellona a dissociarsi nettamente dall’applicazione dell’articolo 155.

Nei prossimi giorni, Barcelona En Común continuerà il dibattito sull’applicazione dell’articolo 155 e su come questo colpisca la città nei differenti spazi organizzativi.

 

Traduzione dallo spagnolo di Matilde Mirabella