Con più del 95% delle comunità arabe e musulmane proseguono le #FestedelDialogo, sino alla grande chiusura, il 10 settembre a Roma con #Musulmaninchiesa, l’11 a Reggio Emilia con #Cristianinmoschea e a Gerusalemme con #Musulmaninsinagoga.

Dialogo, informazione, conoscenza, pace duratura. Queste le parole-chiave, anzi le “parole d’ ordine” dell'”offensiva del dialogo” che la Co-mai,le comunità del mondo arabo in Italia, il movimento internazionale Uniti per Unire (U X U) e la Confederazione Internazionale, Laica e Interreligiosa #Cristianinmoschea  stanno lanciando in tutta Italia e anche in Terrasanta , in questa prima decade del mese (1- 11 settembre). In 3 giorni (1-3 settembre), in tutta Italia ed in Terrasanta, più d’un milione e mezzo di persone, tra musulmani ,cristiani, ebrei, fedeli di altre religioni e laici, hanno partecipato  alla festa dell’Eid. Oltre il 95% delle comunità arabe e musulmane,  insieme a numerose associazioni e comunità italiane e di origine straniera, hanno aderito alle #FestedelDialogo, le iniziative di dialogo interreligioso e interculturale,  organizzate anzitutto per la festa musulmana dell’ Eid (caduta, quest’anno, il 1 settembre), a favore della convivenza e contro il terrorismo.

Ecco, in breve, il primo bilancio e gli aggiornamenti dai nostri coordinatori regionali – in Italia e in Terrasanta – delle Co-mai e di #Cristianinmoschea.

“Una festa, questa dell’ Eid”,  precisa Alì Alessandro Pagliara, responsabile per le Relazioni istituzionali e gli eventi culturali della Comunità islamica d’ Italia (CIDI),  “nota anche come “Festa del sacrificio”: a  Bari, presso il centro culturale islamico di Via Cifarelli, il 1°settembre per la preghiera comune c’è stato un afflusso di quasi 3.000 persone di varie religioni ( tra cui, ad esempio, i rappresentanti dell’ AGeBEO, Associazione Genitori Bambini Emato-Oncologici), da tutto l’hinterland provinciale. Abbiamo avuto l’adesione del Vice Assessore comunale alla Cultura, Romano e piena collaborazione dalle forze dell’ordine e dai vigili urbani”.

“E’ stata”, aggiunge il Prof. Imam Sharif Lorenzini, presidente della CIDI e coordinatore regionale per la Puglia di #Cristianinmoschea, “un’occasione importante per parlare dei problemi del nostro paese, al di là di qualsiasi differenza di credo religioso: a maggior ragione nel momento in cui stiamo assistendo da parte di alcune forze politiche a un vero e proprio tentativo di dividere il popolo italiano, facendo leva sull’onda emotiva degli eventi internazionali. Una manifestazione così è stata la migliore risposta da parte dei cittadini più volenterosi: a maggior ragione in una regione come la Puglia, da sempre “Porta d’ Oriente”, e “laboratorio” di sviluppo morale, culturale, economico basato proprio sull’interscambio tra popoli e religioni”.

A Napoli, sempre venerdì 1° settembre, più di 5.000 persone hanno condiviso la preghiera comune per l’Eid nella centralissima Piazza Garibaldi: “ E’ stato un forte messaggio per l’integrazione e la pace”, rileva Amar Abdallah, presidente della Comunità Islamica di Napoli e Coordinatore regionale in Campania di #Cristianinmoschea, “alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Fuscito, delegato dal Sindaco e con visibile contentezza della gente”. A Torino (dove già era in corso l’altra iniziativa “Moschee aperte”), riferisce Amir Yones, responsabile del Centro culturale “Mecca”,  Coordinatore regionale delle Co-mai e di #Cristianinmoschea in Piemonte e (in stretto raccordo col Comune) del Coordinamento immigrati, “circa 15.000 persone, tra cui molti italiani, spesso intere famiglie con bambini, han partecipato al momento di preghiera comune che il 1° settembre abbiamo organizzato al Parco comunale “Dora”, con interventi anche del vicesindaco Montanari e dell’Assessore regionale all’Integrazione, Monica Cerruti. Martedì 5 settembre, inoltre, al Centro “Mecca” di Via Botticelli, organizzeremo proprio #Cristianinmoschea, come importante momento di riflessione sui problemi di oggi, e segno di lotta contro violenze e terrore di qualsiasi genere”.

In Emilia-Romagna il 1° settembre”, precisa Sufi Mustapha, Presidente del Congresso Islamico europeo di Imam predicatori e Coordinatore Regionale di #Cristianinmoschea ,“la grande Moschea di Via Ravignana di Forli ha aperto le sue porte per una preghiera comune e sabato 2, all’altra moschea di Via Bassetti c’è stato un altro momento simile. Domenica 3 settembre, la grande Moschea è stata tutto il giorno aperta anche agli amici di tutte le religioni, mentre anche a Cesena c’è stata una festa con la partecipazione di molti cristiani. Lunedì 11 settembre, infine, anniversario del terribile attentato alle Torri gemelle, alla moschea “Assalam” di Reggio Emilia organizzeremo la festa nazionale di chiusura delle #FestedelDialogo”, che durerà tutta la giornata.

Trieste, altra città storicamente crocevia di grandi rotte commerciali e culturali tra Nord e Sud Europa, Occidente e Oriente, l’Imam Nader Akkad, coordinatore regionale di #Cristianinmoschea nel Friuli-Venezia Giulia, ha celebrato la festa dell’ Eid con un grande incontro interreligioso presso il “Pala Trieste”, con la partecipazione anche del rabbino Rav Alessandro Meloni e di Don Ettore Malnati, delegato dell’Arcivescovo e presidente del Centro “Studium Fidei” per il Dialogo. ”Sono emersi – dice Akkad – i valori comuni fra le tre grandi religioni monoteiste, valori come la fratellanza, l’amore e la pace, condivisi anche dai rappresentanti delle altre Chiese –  serba ortodossa, greco-ortodossa, luterana, valdese, avventista, buddhista, Baha’ I . L’assessore Carlo Grilli ha portato il saluto del Comune, nel segno dell’ autentico spirito di questa città, interreligiosa e tollerante”.

Piena riuscita anche nelle Marche e in Umbria: “Al Centro culturale della “Misericordia” di Fabriano”, spiega il presidente Mekri Abed Kader, coordinatore regionale di “Cristianinmoschea”, centinaia di persone, tra cui vari cristiani, sono intervenute alla celebrazione del 1° settembre; mentre all’altro Centro islamico di Iesi, abbiamo pubblicamente condannato il terrorismo e le strumentalizzazioni dell’Islam, insieme al Vescovo e al Sindaco. Anche ad Ancona e a Osimo le cose sono andate molto bene. Durante la settimana, poi, sempre alla Misericordia di Fabriano, organizzeremo la Festa del Dialogo”. “A Perugia”, dice l’Imam Abd el Kader Mohd, presidente del Centro culturale islamico (“il più vecchio d’Italia, abbiamo iniziato nel 1972!”), e  nostro garante in Umbria,  “il 1° settembre per la preghiera dell’Eid la moschea era colma: è seguito un pranzo con le  famiglie dei fedeli delle varie religioni, ripetuto domenica 3 settembre, specialmente con gli immigrati”.

A Roma, la moschea di Via Garau a Ostia ha organizzato il 1° settembre un momento comune di preghiera con la popolazione al campo scout di Via delle Isole Salomone, ripetendolo poi alle 13,30 nel tempio stesso; preghiere comuni si son svolte anche alla moschea “El Fath” di Via della Magliana e a quella di Laurentina.  Sono in corso i preparativi per l’importante evento #Musulmaninchiesa di domenica 10 settembre (ore 17.00)  presso l’Istituto delle Suore Oblate del S.Cuore di Gesù a Via del Casaletto 128 , organizzato dal vescovo anglicano Perea Castrillon, vice presidente di #Cristianinmoschea. infine, hanno avuto luogo le celebrazioni dell’ Eid al Centro culturale di Segrate (Milano), con la partecipazione dei nostri rappresentanti e del coordinatore regionale in Lombardia di #Cristianinmoschea, Achour Hakim, membro di “Aiutasì”, Onlus dedita a varie forme di assistenza sociale e sanitaria.

Anche in Terrasanta si sono organizzate varie iniziative, con numerose adesioni di imam, associazioni, Comuni e con il Movimento “Women Wage Peace”. Il 1° settembre l’imam di Jaljulia ha unito oltre 3.000 fedeli delle tre moschee in preghiera presso lo stadio della città; inoltre, sempre dalla Terrasanta i nostri rappresentanti Akim Neserat ,Tesoriere Co-mai, Bassem Jarban, Coordinatore regionale della Co-mai in Puglia e Ihab Issa, Coordinatore regionale di #Cristianinmoschea in Veneto, ci riferiscono di numerose cene e preghiere comuni, nel segno delle #FestedelDialogo. Tornando all’Italia, lo stesso ci riferiscono i nostri rappresentati nelle varie regioni e provincie italiane.

“Ringrazio fortemente tutti i nostri coordinatori regionali e provinciali sia in Italia che in Terra Santa ”, dichiara il Prof. Foad Aodi, Presidente  di Co-mai e del movimento Uniti per Unire e fondatore di #Cristianinmoschea, “ per l’ottima organizzazione, in questi 3 giorni, di tutti questi momenti di preghiera comune, aperti veramente a tutti i cittadini e a chiunque altro, sia nelle moschee che nei centri culturali, e anche nei luoghi pubblici e presso gli stadi. A questi sono seguite, non dimentichiamolo, migliaia di cene comuni, occasione preziosa per favorire la conoscenza reciproca musulmani-cristiani, eliminando rancori e pregiudizi. Proseguiamo la nostra missione, ormai mondiale, all’insegna del riformismo e del dialogo tra religioni e culture: per far sentire chi non vuole sentire, far vedere chi non vuole vedere, far conoscere la realtà a chi non vuole conoscere, informare chi vuole disinformare e non dedicare manco una riga alle buone pratiche, far ragionare, col cuore e la mente, chi non vuol farlo e vuol costruire muri, virtuali e reali. Ai quali, invece”, conclude Aodi, che è “Focal Point” per l’integrazione in Italia  per l’Alleanza delle Civiltà UNAoC, organismo dell’ONU, “sostituiamo ponti: per il dialogo, la conoscenza, l’informazione e la pace duratura, nei paesi euro mediterranei e africani. Ringraziamo quanti, in questi giorni, hanno contribuito a organizzare queste #FestedelDialogo, in chiave sia di #Musulmaninchiesa che di#Cristianinmoschea e tutti i giornalisti che appoggiano questa causa e credono nella vera libertà di espressione e nella buona informazione, scrivendo senza paura né strumentalizzazioni con finalità politiche. Tutto questo vale non solo in Italia, ma anche in Terrasanta: qui l’ 11 settembre (inizio ore 18.00), nella grande festa di chiusura delle #FestedelDialogo organizzata dalla scrittrice ebrea Shazarahel, vice presidente della Confederazione internazionale laica interreligiosa e insieme al Rabbino Rav Mordekhai Chriqui, presso l’Istituto “Ramhal” di Gerusalemme, sarà lanciata l’ altra grande campagna #Musulmaninsingoga. Storica occasione di cambiamento, dopo decenni, per tutta questa terra”.