La particolare storia di Sir William Hamilton (1731–1803),  antiquario, archeologo, vulcanologo, studioso, scienziato, uomo di larghe vedute nella rigida Europa ottocentesca e inviato presso l’Ambasciata britannica a Napoli. Fu una figura di spicco al suo tempo in Europa. Istrionico ed eclettico mecenate, uomo di vedute *molto aperte* che compì un lavoro immenso di ricerca e di preservazione di opere d’arte, specie quelle del periodo della Grecia classica e arcaica. Contribuì inoltre fortemente alle prime ricerche degli scavi di Pompei e di Ercolano, nel periodo Borbonico.
Ebbe una relazione molto particolare e controversa con la sua seconda moglie la bellissima Lady Emma Hamiltonm di umilissime e povere origini, la quale durante il matrimonio ebbe svariate relazioni e passioni erotico amorose con altri uomini delle corti europee dell’epoca.
Sir Hamilton, nonostante ciò, era follemente innamorato di Lady Emma e guardò sempre con molta benevolenza alle varie relazioni amorose che sua moglie intrattenne. Diciamo, in questo senso, che Sir Hamilton osservava lo sviluppo delle relazioni amorose erotiche della moglie da una prudente distanza, come se osservasse uno dei fenomeni naturali (come le eruzioni del Vesuvio ad esempio) di cui egli era fortemente attratto e curioso. Tutto ciò avvenne nell’Europa rigida e benpensante di allora e queste vicende legate alla moglie Emma, insieme all’attività con tendenze diffamatorie di Horatio Nelson che lo avversava, offuscarono in parte l’immensa opera compiuta da Sir William. La sua attività di scienziato e classicista offrì un notevole contributo allo studio di Pompei, Ercolano e del Vesuvio e alla riscoperta di opere di sublime bellezza della Grecia classica e antica.
Hamilton riuscì a mettere insieme un’inestimabile collezione di vasi dell’antica Grecia, in seguito venduti al British Museum di Londra nel 1772.
Prima che i pezzi venissero spediti in Inghilterra, Hamilton affidò a Pierre-Francois Hugues d’Hancarville, un avventuroso conoscitore e commerciante d’arte francese, l’incarico di documentare i vasi con parole e immagini. Ne risultò un catalogo, pubblicato in quattro volumi e noto come “Les Antiquités d’Hancarville”, che rappresenta un vero e proprio capolavoro di arte neoclassica.
Mai era successo prima di allora che antichi vasi greci venissero rappresentati con tale profusione in finissimi particolari di sublime bellezza.
Le immagini che seguono contengono parte di quella che fu la Collezione Hamilton, le successive immagini ritraggono la bellissima moglie, Lady Emma Hamilton, che Sir William fece raffigurare in svariati modi.