Il 18 Maggio, nel corso della conferenza stampa conclusiva della loro missione in Argentina, Sètondji Roland Adjovi e Elina Steinerte, membri del Gruppo di Lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie dell’ONU; hanno confermato che l’ Opinione 31, emessa nell’Ottobre del 2016, mantiene tutta la sua validità e deve essere applicata; l’Opinione dichiarava che lo Stato Argentino doveva liberare immediatamente Milagro Sala. Durante la conferenza stampa hanno presentato il rapporto preliminare sull’analisi fatta durante la loro visita ufficiale nel paese. Gli esperi dell’ONU in Diritti Umani hanno anche sottolineato che, con l’invito ufficiale del governo a visitare l’Argentina, si riconosce la competenza di questo fruppo di lavoro e, diconseguenza, la validità delle sue raccomandazioni. Nel caso che la risoluzione non venga applicata il gruppo di lavoro farà rapporto al Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU affinché vengano accertate le responsabilità dello stato.

Nonostante che nell’esposizione del rapporto del Gruppo di Lavoro  non si sia fatto riferimento esplicito alla deputata del Parlasur, l’80% delle domande dei giornalisti la riguardarono.Rispondendo a queste domande Roland Adjovi ha precisato, così come l’anno scorso quando il governo ha usato l’Opinione 31 per dilatare iil processo di liberazione della parlamentare, che “la visita non aveva lo scopo di valutare la situazione di Milagro Sala” e ha confermato che  “la sua detenzione è arbitraria. La richiesta di liberazione sussiste. L’importante saràò vedere come verrà implementqata.” Nel caso che questo non succeda “questo si rifletterà nel rapporto annuale del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU e vedremo come il governo argentino potra rispettare la richiesta”.

Alla domanda sulle responsabilità della società civile rispetto alla violazione dei diritti umani Elina Steineter ha suggerito di “non voltarsi dall’altra parte” e che ogni sttore della società ha le sue responsabilità nel momento in cui sia necessario protestare e far rispettare le leggi in materia.

A sua volta, María Elena Naddeo, del Comitato e della APDH, ha detto chela “visita del Gruppo di Lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie è stata importantissima. Che ha ratificato questioni elementari della giustizia sulla base dei trattati internazionali. Non è previsto il carcere preventivo per i reati di cui è accusata Mialgro Sala e gli altri membri della Tupac Amaru a Jujuy e Mendoza.”.

“Sentiamo che questa visita ha rafforzato la nostra lotta e che rinforza ciò che già diciamo da molto tempo sulla violazione dei diritti nella detenzione di Milagro Sala e degli altri detenuti politici. Ci rattrista che il governo argentino continui con ostinazione nel collocare il nostro paese tra quelli che ricevono sanzioni per detenzioni arbitrarie. Esigiamo ancora una volta che Maacri rispetti la risoluzione dell’ONU”, ha concluso.

Aníbal Ibarra, anch’egli membro del Comité por la Libertad de Milagro Sala, ha ribadito che “il governo deve applicare la Opinione 31 e liberare Milagro Sala  E’ inammissibile che dopo questa risoluzione siano passati sette mesi e il governo continui a disobbedire alle Nazioni Unite e la tenga in galera, dopo 16 mesi, senza che ci sia stata alcuna condanna”.

“E’ penoso che in una democrazia ci siano prigionieri politici. Continueremo a lottare per la libertà di  Milagro Sala e di tutte le compagne e i compagni della Tupac”.