In occasione del 22 aprile, Giornata della Terra, Legambiente promuove la raccolta firme di People4Soil. A Roma la Marcia globale per la scienza e il Villaggio della Terra

 

Hanno deciso di metterci la faccia e ognuno ha realizzato un video che invita a non rimanere passivi di fronte alla minaccia del consumo di suolo e alla colpevole assenza di norme adeguate. Da Claudio Bisio a Gianni Biondillo, Andrea Vitali e Luca Carboni, da Don Luigi Ciotti a Antonio Cornacchione e Tessa Gelisio, senza dimenticare il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo e la presidente di Legambiente Rossella Muroni, diversi testimonial si sono schierati per salvare il suolo e invitano a firmare la petizione che la rete People4Soil vuole presentare a Bruxelles.

Una battaglia difficile, perché serve un milione di firme in tutta Europa entro il 12 settembre, di cui 54mila in Italia. Per questo Legambiente, che è tra i promotori dell’iniziativa, coglie l’occasione della Giornata mondiale della Terra, domani 22 aprile, per organizzare una grande mobilitazione nelle piazze d’Italia, con banchetti per la raccolta delle firme e volontari a raccontare come impedire che il suolo venga violentato, soffocato, sfruttato e avvelenato.

La petizione – che può essere firmata anche online su www.salvailsuolo.it – chiede che l’Unione europea introduca una legislazione specifica sul suolo, riconoscendolo e tutelandolo come un patrimonio comune.

Intanto, per sottolinearne le ragioni, Legambiente e gli altri promotori dell’iniziativa dei cittadini europei People4Soil hanno scritto ieri al presidente della Commissione europea Jean-Claude Junker, sollecitando un suo rapido intervento al fine di sviluppare un quadro legislativo vincolante per gli Stati membri, che riconosca al suolo lo status di “bene comune” proprio come l’aria e l’acqua. Un appello lanciato a nome delle 500 organizzazioni che hanno aderito al network europeo, con la consapevolezza che le politiche europee hanno un’impronta molto profonda sui suoli e i territori del resto del mondo. Limitare la trasformazione di nuovi suoli e spingere la rigenerazione urbana è ormai una priorità assoluta.

“In occasione della Giornata internazionale della Terra chiediamo al premier Gentiloni di farci un regalo e ricordare le sue origini ambientaliste – dichiara la presidente di Legambiente Rossella Muroni – Ci sembra infatti, guardando agli ultimi provvedimenti normativi (regali fiscali alle compagnie petrolifere che non solo potranno riprendere a trivellare entro le 12 miglia ma non pagheranno nemmeno IMU ICI e TASI sulle piattaforme petrolifere; “accidentale” depotenziamento dell’ANAC; scellerata riforma della V.I.A.) che il suo Governo stia andando in direzione ottusamente opposta. Almeno sul fronte del consumo di suolo, Gentiloni ci stupisca visto che è ferma al Senato, ormai quasi da un anno, la legge sul contenimento del consumo di suolo approvata alla Camera a maggio 2016. Vogliamo mettere per una volta la fiducia su un provvedimento a difesa di un bene comune?. Il consumo di suolo – prosegue Muroni – si mangia in Europa mille chilometri quadrati di terreno fertile all’anno: in altre parole, stiamo facendo fuori in modo irreversibile le nostre terre coltivabili, una delle risorse naturali più preziose e scarse che abbiamo. È una vera e propria assurdità! Una politica attiva a difesa del suolo è anche una politica di sicurezza e sviluppo economico, oltre che di mitigazione e adattamento climatico. La questione riguarda da molto vicino il benessere e la salute di tutti noi. Per questo siamo convinti della necessità di un grande coinvolgimento popolare e ci stiamo lavorando. La giornata mondiale della Terra è in questo senso un’occasione da non perdere”.

Per raccontare l’entità del consumo di suolo in Italia, Legambiente ha raccolto nel dossier Suolo minacciato, ancora cemento oltre la crisi (Pdf), una serie di storie di “suolo consumato”. A queste fanno da cornice i dati dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. In Italia, l’urbanizzazione del territorio ha impermeabilizzato o compromesso, fino al 2015, circa 2,11 milioni di ettari: il 7% del territorio nazionale, pari a circa un sesto della superficie coltivata (Sau). I territori maggiormente urbanizzati corrispondono al quadrante nord-ovest del Paese (8,6%), sebbene le dinamiche espansive più vivaci riguardino il nord-est e l’Italia centrale. Alla Lombardia compete il “record nazionale” di superfici urbanizzate, stimate al 12,8% del territorio.

Quella del 22 sarà una giornata di mobilitazione “a tutto campo”. Infatti a Roma si svolgerà anche la Marcia globale per la scienza dal Pantheon, con partenza alle ore 16,00, fino a Campo de’ Fiori sotto la statua di Giordano Bruno. Protagonisti sono ricercatori e scienziati di tutto il mondo: si mobilitano per  difendere le evidenze scientifiche dei cambiamenti climatici contro  la politica negazionista del Presidente Trump.

E sulla terrazza del Pincio, al Villaggio per la Terra organizzato da EarthDay Italia, dalle 17 alle 19 sul palco si alterneranno scienziati, musicisti, collegamenti internazionali dedicati alle varie problematiche legate ai cambiamenti climatici. Il Villaggio della Terra sarà sul Pincio fino al 25 aprile: l’ingresso alla manifestazione e a tutti gli eventi è gratuito.

 

L’articolo originale su La Nuova Ecologia