L’isola di Eigg è una piccola isola delle Ebridi interne, posizionata lungo la costa Nord-ovest della Scozia, con appena un’ottantina di abitanti negli 31 Km2 di superficie. La sua economia è sostanzialmente basata sul turismo e da oggi, potrà farsi forte anche del fatto di essere la prima isola al mondo il cui fabbisogno energetico è completamente soddisfatto da fonti di energia rinnovabile. Eigg è la prima isola al mondo a essere totalmente e indiscutibilmente verde!

La storia dell’indipendenza energetica di Eigg e dei suoi abitanti dal petrolio comincia nel 1997, quando i suoi abitanti decisero di quotarsi e di dare il via a un colletta che avrebbe dovuto portare a raccogliere la cifra di un milione e mezzo di euro. Il primo obiettivo? Diventare padroni della terra su cui abitavano, passata nei secoli da dominatore in dominatore. Poi, venne il tempo per il passo successivo, verso una forma ancora più estrema di indipendenza, quella energetica. Allora, ci sono voluti altri tre milioni di euro, messi insieme tra l’Unione Europea, i programmi per lo sviluppo del governo scozzese, locale e regionale e, persino, la lotteria nazionale della Gran Bretagna!

E fu così che l’isola di Eigg cominciò un viaggio lungo dieci anni, che prima ha portato alla fondazione della Eigg Electric e, quindi, alla condizione attuale di prima e unica isola al mondo totalmente alimentata da fonti di energia rinnovabile.

Anziché contare sul petrolio, gli abitanti di Eigg possono fare affidamento su energia idroelettrica, eolica e solare e, in condizioni di emergenza, hanno a disposizione due generatori di energia elettrica pronti a funzionare. Grazie alla fonti rinnovabili, ogni famiglia e impresa (sull’isola vivono quarantacinque famiglie ed esistono venti imprese) ha così a disposizione 5 Kw di energia elettrica per il soddisfacimento del fabbisogno energetico quotidiano. Ogni utente paga, così, esattamente la stessa somma di energia, ma, allo stesso tempo, ha anche la possibilità di usufruirne in ugual maniera rispetto agli altri.

Inoltre, i costi sono decisamente ridotti rispetto a quelli che sarebbero stati imposti dalle utilities nazionali di stanza sulla terraferma e che avrebbero dotato Eigg di energia elettrica attraverso un lungo e costosissimo cavo sottomarino.

Il caso di Eigg, come prima esperienza di questo tipo al mondo, rappresenta senz’altro un esperimento di forte impatto, destinato a non essere privo di implicazioni anche a livello sociale. La ragione? La pari distribuzione dell’energia elettrica e, quindi, dei costi di produzione e consumo è impostato su criteri totalmente nuovi e indipendenti dalle logiche delle grandi multinazionali.

di: Dott.ssa Morena Deriu

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